Finisce in multa la querelle sindaco-parroco

Prosciolto da due capi d’imputazione il primo cittadino, potrebbe ricorrere contro la sanzione

Finisce in multa la querelle sindaco-parroco

Finisce in multa la querelle sindaco-parroco

Due sentenze di non luogo a procedere per due capi d’imputazione e una condanna a duecento euro di multa per il terzo: si conclude così il procedimento a carico del sindaco di Barbianello Giorgio Falbo, accusato di diffamazione nei confronti del parroco del paese. L’accusa per cui è stato condannato al pagamento della multa riguarda, secondo gli inquirenti, l’aver riferito di una relazione sentimentale tra il sacerdote e una donna. Il sindaco è stato invece prosciolto dalle accuse, inizialmente mosse dalla Procura, di aver distribuito lettere ai cittadini, inserendole nelle cassette della posta, e di aver inviato messaggi via telefono, missive e sms contenenti secondo i capi di imputazione altre offese alla reputazione del parroco.

L’inchiesta era sorta nel 2021 proprio in seguito alla denuncia del parroco, G.M., che aveva segnalato all’autorità giudiziaria la distribuzione di lettere offensive recapitate a diversi cittadini e scritte su carta intestata del Comune, con stampato il nome del sindaco ma non firmate a mano. Nessuno aveva visto il primo cittadino scrivere o imbucare le lettere, la tesi sostenuta dalla difesa è che siano state diffuse da qualcun altro. Per questa accusa, così come per quella relativa ai messaggi, il sindaco è stato prosciolto. Falbo nel corso del procedimento è stato difeso dall’avvocato Luca Angeleri: la difesa in seguito alla sentenza di condanna al pagamento della multa per la frase che, secondo le accuse, avrebbe riferito, si riserva, lette le motivazioni, di presentare ricorso in Appello.

N.P.