MANUELA MARZIANI
Cronaca

Fiumi, istruzioni per l’uso: la guida per evitare insidie e rischio annegamento

Dalle buche profonde alle pietre scivolose sul fondo all’acqua fredda. E poi i comportamenti precauzionali e virtuosi, in difesa dell’ambiente

Al Vul di Pavia come in altri punti frequentati da bagnanti sono stati collocati cartelli che impongono il divieto di balneazione

Al Vul di Pavia come in altri punti frequentati da bagnanti sono stati collocati cartelli che impongono il divieto di balneazione

“Frequentare il fiume richiede attenzione. Ci sono pericoli da non sottovalutare". Si apre così, con un grande segnale al centro per richiamare l’attenzione, il volantino in quattro lingue predisposto da Legambiente, Croce Rossa e Ciac di Parma assieme ad AIPo e Autorità di bacino distrettuale del fiume Po nell’ambito della campagna “Fiumi sicuri".

"Nel fiume ci sono buche molto profonde – è l’avvertimento – Possono essere anche di diversi metri, in cui si corre il rischio di annegare". Recentemente infatti, come hanno riportato le cronache, alcune persone hanno perso la vita andando sul Ticino a fare il bagno o semplicemente a pescare o a giocare. Al Vul a Pavia, come in altri punti frequentati da bagnanti, sono stati collocati cartelli che indicano il divieto di balneazione.

“Noi mettiamo in acqua soltanto i piedi per rinfrescarci un po’ – hanno detto i pochi irriducibili ieri, in una giornata di cielo coperto – e la polizia, quando arriva, ci avvisa che è vietato farlo. Agli stranieri che affollano la spiaggia nei fine settimana, invece, nessuno dice nulla e fanno il bagno veramente".

Con l’aumento delle temperature, chi non si può spostarsi dalla città, cerca un po’ di fresco sul fiume e non è raro che si bagni, nonostante i divieti imposti perché le insidie sono numerose. Così ogni estate si registrano annegamenti. A perdere la vita spesso sono giovani che sottovalutano il pericolo e stranieri che conoscono meno le peculiarità dei nostri fiumi e i comportamenti prudenziali da adottare. Da qui l’idea di una campagna informativa che possa raggiungere tutti.

“Il fondo del fiume è pietroso e scivoloso – riporta il volantino scritto anche in francese, inglese e spagnolo – L’acqua è fredda e potrebbe provocare choc termico. Cerca di frequentare il fiume in gruppo, porta attrezzature adatte e tieni il telefono acceso". E una volta garantito il benessere dei frequentatori del Ticino, bisogna pensare anche all’ambiente.

Dopo ogni weekend sulle spiagge o sulle rive vengono abbandonati rifiuti, legna dei falò, bottiglie. Le raccomandazioni riguardano quindi i fuochi che non possono essere accesi, le piante che non devono essere tagliate, i rifiuti da riportarsi a casa e l’acqua da non inquinare. "Il fiume è un ambiente naturale, rispetta il luogo in cui ti trovi".

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