Gambolò (Pavia), 5 gennaio 2025 - L'emergenza è durata circa 6 ore, terminata verso mezzanotte. Ma gli accertamenti sono ancora in corso, per verificare l'accaduto e individuare eventuali responsabilità. Vigili del fuoco, soccorsi sanitari e carabinieri sono intervenuti per l'allarme scattato poco dopo le 18 di ieri, sabato 4 gennaio, in via Cavone alla frazione Remondò di Gambolò. Una copiosa fuga di gas, di circa 2mila litri, da un cisterna di Gpl interrata nella proprietà di una ditta fallita, oggetto di pignoramento e frazionamento. In base alla ricostruzione dell'accaduto, si sarebbe verificato il malfunzionamento di un manicotto durante il travaso del Gpl dalla cisterna interrata a quella di un camion.
Accertamenti sono in corso per verificare la regolarità e le autorizzazioni per l'operazione, effettuata da un uomo residente a Mortara, addetto di una società che gestisce gas. Due le ditte coinvolte, una per la proprietà e l'altra per l'uso del camion con cisterna, la prima in provincia di Bergamo e l'altra con sede ad Alessandria. Per la situazione di pericolo, circa 60 persone, residenti nelle vicinanze, sono state evacuate dalle proprie abitazioni e accolte nell'oratorio messo a disposizione da parrocchia e Comune, con il supporto di personale della Croce Rossa, fino a mezzanotte circa, quando hanno potuto rientrare nelle loro case. Due operatori dei vigili del fuoco, intervenuti con diverse squadre da Vigevano e dai Distaccamenti volontari di Mede, Garlasco, Robbio e Mortara, oltre che con la squadra Nbcr (Nucleare batteriologica chimica radiologica) dal Comando di Milano, hanno accusato lievi malesseri, portati per controlli al pronto soccorso dell'ospedale di Vigevano, per fortuna dimessi in breve senza particolari conseguenze.