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Svolta su Garlasco, la giudice autorizza l’incidente probatorio sul Dna di Andrea Sempio e dei “maschi” che frequentavano la casa

Gli accertamenti nella nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi: analisi genetiche su una lunga lista di reperti, alcuni dei quali mai analizzati. La Procura nomina come perito Emiliano Giardina, il genetista che si occupò del caso di Yara Gambirasio

Andrea Sempio e Chiara Poggi. A destra, le scale dove sono state trovate le tracce di sangue della vittima

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Pavia – Ennesimo passo nelle indagini che dopo 18 anni ha riaperto il caso sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, per il quale nel 2015 è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della vittima. La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pavia Daniela Garlaschelli ha autorizzato l’incidente probatorio nell’ambito della nuova inchiesta che vede indagato per il delitto Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, che oggi ha 37 anni. È stato fissato per il 9 aprile

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L’incidente probatorio comprenderà una serie di accertamenti, in particolare sul Dna di Sempio, le cui tracce sono state trovate sotto le unghie della vittima. Verranno anche svolte analisi genetiche ad ampio raggio su una lunga lista di reperti e campioni raccolti nella casa di Garlasco dove avvenne il delitto, alcuni dei quali non furono mai analizzati. La lista comprende, tra le altre cose, un frammento del tappetino del bagno in cui l’assassino si è lavato dopo l’omicidio, alcune confezioni di tè, un barattolo di yogurt, una scatola di cereali, dei biscotti, alcuni sacchetti, nonché i “para-adesivi” di tutte le impronte.

Chi farà le perizie

La Procura ha incaricato per eseguire le perizie il professore Emiliano Giardina, il consulente che lavorò anche al caso di Yara Gambirasio per la Procura di Bergamo e che, recentemente, si occupato dell’omicidio di Pierina a Rimini e del caso della Madonna di Trevignano. Il genetista forsense dovrà occuparsi delle analisi per comparare le impronte rinvenute sulla scena del crimine e sugli oggetti analizzati con il profilo genetico di Sempio e con quello di tutti i “soggetti maschili” che all’epoca frequentavano la casa.

Nell’udienza del 9 aprile la difesa del trentasettenne potrà nominare come consulente l’ex comandante del Reparto investigazioni scientifiche Luciano Garofano, mentre le parti civili, ossia i genitori e il fratello di Chiara Poggi, potranno indicare lo storico consulente Marzio Capra.

Cos’è l’incidente probatorio: la spiegazione

L’incidente probatorio è un procedimento speciale che permette di raccogliere una prova prima del dibattimento (ossia prima di quello che impropriamente viene chiamato “processo”). Si usa quando c’è il rischio che una prova possa andare persa o non essere più utilizzabile in futuro. Ad esempio, si può usare per sentire un testimone che potrebbe non essere disponibile durante il processo o per analizzare prove scientifiche delicate, come il Dna.

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Di solito, le prove vengono raccolte e discusse durante il processo – solo in dibattimento “si forma” una prova – ma in alcuni casi è necessario anticiparle per garantire che siano valide e affidabili. L’incidente probatorio si svolge sempre davanti a un giudice e alla presenza degli avvocati della difesa, così tutte le parti possono controllare che la prova venga raccolta correttamente.

L’indagato, in questo caso Andrea Sempio, ha il diritto di partecipare perché la prova raccolta con l’incidente probatorio può essere usata contro di lui durante il processo. La sua presenza serve a garantire che possa difendersi e contestare eventuali errori o accuse ingiuste.

Le immagini di Alberto Stasi che esce dal carcere per andare a lavoro (Telelombardia)
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Chi è Andrea Sempio e perché è indagato

Andrea Sempio, oggi trentasettenne, è un amico d’infanzia di Marco Poggi, fratello minore di Chiara. All’epoca del delitto, frequentava abitualmente la casa dei Poggi, ma ha sempre dichiarato di non avere avuto un rapporto stretto con Chiara, sottolineando la differenza d’età tra loro. Tuttavia, nel 2016, durante indagini difensive promosse dai legali di Alberto Stasi, emersero tracce di Dna sotto le unghie di Chiara compatibili con quelle di Sempio. Questo portò alla sua iscrizione nel registro degli indagati, sebbene successivamente la sua posizione venne archiviata per insufficienza di prove: quel campione di Dna, stabilì il giudice, era troppo degradato. Tutta la vicenda del 2016, peraltro, sollevò interrogativi sulla gestione delle prove e sull’affidabilità delle analisi genetiche in casi giudiziari complessi.

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Recentemente, nuove analisi genetiche eseguite con tecniche moderne hanno riacceso i riflettori su Sempio. La Procura di Pavia ha disposto una consulenza presso un laboratorio tedesco specializzato, che avrebbe confermato la presenza del Dna di Sempio in più punti sotto le unghie di Chiara. Di conseguenza, Sempio è stato nuovamente indagato per omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Stasi. È stato convocato per sottoporsi a un prelievo salivare e a un tampone, procedure autorizzate dal giudice per le indagini preliminari in modo coattivo, dato il rifiuto iniziale di Sempio a collaborare volontariamente.

Incongruenze e interrogatori

Già durante le prime fasi dell'indagine, nel 2008, Sempio era stato ascoltato come persona informata sui fatti. In quell'occasione, aveva fornito dettagli sulla sua frequentazione della famiglia Poggi e sulla sua routine quotidiana. Tuttavia, alcune discrepanze emersero riguardo a telefonate effettuate alla famiglia Poggi nei giorni precedenti l'omicidio e a uno scontrino trovato nella sua auto, relativo a una sosta a Vigevano la mattina del delitto. Sempio ha spiegato di aver conservato lo scontrino su consiglio dei genitori, che lo ritenevano potenzialmente utile per dimostrare i suoi spostamenti in quel giorno.