
La villetta di Garlasco dove fu trovato il cadavere di Chiara Poggi; nel riquadro, il genetista Emiliano Giardina
Pavia, 15 aprile 2025 – Non sarà il genetista Emiliano Giardina a occuparsi della superperizia disposta alla luce della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. Il giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli ha accolto l’istanza di ricusazione avanzata dalla Procura.
I pm avevano sollevato dubbi sull’imparzialità dello specialista, al quale viene “rimproverato” di aver già espresso il suo parere sull’oggetto degli accertamenti, con un intervento via Skype all’interno della trasmissione Mediaset Le Iene.
La giudice ha nominato un collegio composto da due esperti – la genetista Denise Albani e il perito dattiloscopico Domenico Marchigiani – e ha convocato le parti in aula per il prossimo 16 maggio per il conferimento dell'incarico. Toccherà a loro effettuare i rilievi nell’ambito dell’inchiesta che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, per l’accusa di omicidio volontario in concorso. Sempio fu messo sotto accusa già sette anni fa: il fascicolo fu archiviato. Ora, però, dopo che una consulenza chiesta dalla procura ha rilevato la presenza di frammenti del dna di Sempio sotto due unghie di Chiara Poggi, la partita si è riaperta.
Le motivazioni
Nel provvedimento con il quale è stata comunicata alle parti la notizia il giudice spiega che “a prescindere dal contenuto specifico delle dichiarazioni e dal tempo trascorso, risulta che il perito abbia espresso pubblicamente valutazioni e considerazioni attinenti all'oggetto dell'incarico al di fuori dell'esercizio delle funzioni giudiziarie".
La gip Garlaschelli prosegue sottolineando le "indiscusse capacità professionali, la preparazione scientifica e la riconosciuta autorevolezza" di Giardina, "per cui questo giudice non dubita della assoluta correttezza dimostrata e della imparzialità del medesimo".
Tuttavia l’istanza di ricusazione viene accolta perché, "l'intervista in oggetto potrebbe compromettere l'apparenza di imparzialità del perito”, sottolineata anche “la necessità che questo incidente probatorio non si instauri su fondamenta minate da sospetti di delegittimazione al fine di garantire la fiducia delle parti e la regolarità del procedimento".
L’altro fronte
Sempre il gip Garlaschelli, invece, ha respinto l’istanza di ricusazione della nomina a consulente di parte dell’ex generale dei Ris di Parma Luciano Garofano. A sceglierlo è stata la difesa di Sempio, a chiederne l'uscita dall’incidente probatorio è stata la difesa di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi, condannato in via definitiva per l’omicidio.
Gli avvocati di Stasi sostenevano che Garofano fosse incompatibile nel ruolo di consulente, perché all’epoca della sua militanza nei Ris entrò nella villetta di Garlasco dove venne uccisa Chiara Poggi per un sopralluogo.