
A sinistra, Andrea Sempio. A destra, il perito Emiliano Giardina
GARLASCO (Pavia) – “Sottolineata la necessità che questo incidente probatorio non si instauri su fondamenta minate da sospetti di delegittimazione al fine di garantire la fiducia delle parti e la regolarità del procedimento”. Così la Gip Daniela Garlaschelli ha spiegato, nel provvedimento notificato ieri alle parti, la decisione di accogliere la ricusazione di Emiliano Giardina, responsabile delle analisi di Genetica forense dell’università Tor Vergata di Roma.
Nell’udienza dello scorso 9 aprile, le eccezioni preliminari avevano fatto incagliare all’avvio l’incidente probatorio chiesto dalla Procura di Pavia sulle nuove analisi genetiche per le riaperte indagini sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco il 13 agosto 2007, nel procedimento in cui è indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, dopo l’archiviazione del 2017. La stessa Procura, con i pm Stefano Civardi e Valentina De Stefano, aveva avanzato l’istanza di ricusazione del perito perché il 5 aprile 2017, alla trasmissione televisiva Le Iene, Giardina aveva “manifestato il suo parere sull’oggetto dell’incarico”, i profili genetici ottenuti dai margini ungueali di Chiara Poggi.
Il Gip ha concordato con la Procura sul fatto che “il perito abbia espresso pubblicamente valutazioni e considerazioni attinenti all’oggetto dell’incarico”, pur “a prescindere dal contenuto specifico delle dichiarazioni e dal tempo trascorso” e sottolineando le “indiscusse capacità professionali, la preparazione scientifica e la riconosciuta autorevolezza” di Giardina. Spiegando che “questo giudice non dubita della assoluta correttezza dimostrata e della imparzialità del medesimo” esperto, il Gip ha però “preso atto, alla luce della situazione, che l’intervista in oggetto potrebbe compromettere l’apparente imparzialità del perito”.
Ha così scelto due nuovi periti: la genetista forense Denise Albani, poliziotta della Scientifica già borsista nel laboratorio di Genetica forense dell’università Tor Vergata di Roma, e il perito dattiloscopico Domenico Marchigiani, sovrintendente della polizia Scientifica. “Nomi di comprovata esperienza ed evidente imparzialità – scrive il Gip nel provvedimento – a garanzia dell’obiettività nell’espletamento dell’attività peritale”.
È stata fissata dal Gip al 16 maggio l’udienza per il conferimento degli incarichi, nella quale si dovrebbe finalmente entrare nel merito del quesito della maxi-perizia. All’incidente probatorio parteciperà l’ex comandante del Ris Luciano Garofano come consulente dell’indagato Sempio, difeso dagli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati: il Gip ha respinto la ricusazione per incompatibilità sollevata dalla difesa di Alberto Stasi. Il 41enne già condannato in via definitiva per lo stesso omicidio, rappresentato dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, avrà come consulente di parte il genetista Ugo Ricci. Mentre la famiglia Poggi, assistita dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Campagna, si avvarrà della consulenza dell’ex Ris Marzio Capra.