Pavia, 19 maggio 2015 - Skinhead contro gay. Per ora sui social, ma si temono tensioni per contro-manifestazioni. Il 6 giugno è infatti in programma il «Pavia Pride», organizzato dall'Arcigay e con patrocinio sia della Provincia che del Comune. Ma contro l'iniziativa è nata una pagina Facebook, dove campeggia la scritta «Non si tocca la famiglia!» e al più grande simbolo «Skinheads Pavia» se ne affiancano altri 2: «Anti-Antifa Action» e «Good Night - Gay Paride». E' quest'ultimo logo, in particolare, a suscitare indignazione e preoccupazione da parte dell'Arcigay. «C'è l'immagine di un uomo completamente nero - spiega Luca Contardi dell'Arcigay Pavia «Coming Aut» - che atterra e picchia una figura rossa, che tenta di difendersi e perde vistosamente del sangue. E' evidente che l'immagine costituisce un chiaro incitamento all'odio e alla violenza contro le persone Lgbt (lesbian, gay, bisex, trans). Provvederemo a segnalare il fatto alle autorità competenti e certamente non ci lasceremo intimidire da questa immagine né ci fermeremo nell'organizzazione del primo Pavia Pride, che vuole essere una festa pacifica, un abbraccio d'amore alla città e una celebrazione dell'affettività in ogni sua forma». Sulla pagina Facebook anti gay pride, per ora, si preannuncia solo: «Scenderemo in città con un volantinaggio per dire no a questo scempio sulla nostra città, e per difendere l'orgoglio della famiglia tradizionale».
Nel frattempo la scorsa notte il Consiglio comunale, terminato alle 3, con polemiche anche molto accese, ha approvato la delibera sull'istituzione del registro delle unioni civili: «E' una battaglia vinta per tutti - commenta Niccolò Angelini, presidente dell'Arcigay Pavia «Coming Aut» - perché a questo registro potranno iscriversi davvero tutti, etero o gay che siano».