Incendi, minacce, colpi di pistola esplosi contro le serrande. Per quasi un anno il proprietario di diversi negozi di kebap in provincia di Pavia è stato vittima di varie forme di intimidazione che, in altro contesto, potrebbero dirsi mafiose. A mettere in atto le violenze sarebbe stata una banda di rivali – che avevano un negozio di kebap a Garlasco – composta principalmente da turchi e albanesi. I carabinieri di Vigevano, dopo una complessa indagine, hanno arrestato sette persone: quattro sono finite in carcere e tre ai domiciliari. Un’ottava è stata sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le prime minacce sarebbero avvenute nel dicembre del 2023, dopo che la vittima aveva deciso di aprire un locale proprio a Garlasco. A febbraio, aveva subito l’incendio doloso di un frigorifero nel negozio di prossima apertura e poi aveva denunciato che contro le serrande erano stati esplosi dei colpi di pistola.
A marzo altri spari contro le saracinesche di un locale di Sannazzaro de’ Burgondi, sempre nel Pavese, sempre riconducibile all’imprenditore e numerosi episodi di minacce agli operai impegnati nei lavori di ristrutturazione dei locali che stavano per aprire, ai gestori e mai dipendenti.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Pavia, ha identificato il gruppo di cui facevano parte turchi, albanesi e un italiano, ritenuti responsabili di estorsione aggravata ed illecita concorrenza con violenza e minaccia, incendio e danneggiamento a mezzo di esplosioni di colpi d'arma da fuoco e porto di armi illegali. Gli arresti sono stati eseguiti con l’aiuto del personale dei Comandi Provinciali di Pavia, Novara, Alessandria e Milano, e dell’unità cinofila dei carabinieri per la ricerca di armi.