I Giovani per la Palestina: "Se il rettore ci incontra fermeremo l’occupazione"

Pavia, il tavolo dovrebbe riunirsi lunedì

I Giovani per la Palestina: "Se il rettore ci incontra fermeremo l’occupazione"

I Giovani per la Palestina: "Se il rettore ci incontra fermeremo l’occupazione"

L’acampada più lunga d’Italia potrebbe avere le ore contate. Se infatti i Giovani per la Palestina otterranno una data in cui riunirsi per discutere le mozioni, scenderanno dal Rettorato. Ieri sera gli studenti si sono riuniti in assemblea per decidere come formulare le loro richieste e se accettare le proposte del rettore Francesco Svelto.

"Il rettore ha risposto alle nostre richieste – annunciano gli studenti – e il 1° luglio dovrebbe riunirsi il tavolo paritetico". Già decisi i componenti: quattro senatori (Mayra Paolillo, Gianluca Introzzi, Rossella Nappi, Eduardo Rossi) e altrettanti studenti come Alessandro Miceli, il rappresentante di Udu eletto in Senato. "Il professor Introzzi ci aiuterà a formulare meglio le mozioni in modo che possano essere votate. In particolare intendiamo chiedergli aiuto per quanto riguarda gli accordi di collaborazione con Israele perché se n’è occupato ed è tra i firmatari della lettera al ministero degli Esteri sottoscritta da centinaia di universitari, che chiede la sospensione delle intese relative al campo militare. Al tavolo parteciperebbe anche il professor Vaggi, esperto di Medio Oriente".

Tra le richieste dei Giovani c’è anche la possibilità di accogliere studenti che vogliano completare il proprio percorso di studi. "Non potranno essere solo studenti palestinesi, potremmo accogliere anche dissidenti israeliani, basta che ci siano i soldi per procedere". I Giovani sono disponibili al dialogo e a fare passi indietro: "Abbiamo capito che non potrà mai essere riconosciuto il genocidio in atto, ma vogliamo avere la possibilità di confrontarci".

M.M.