Un auditorium unico in Italia per la sua collocazione e uno spazio dedicato alle genti di fiume: il futuro dell’idroscalo appare tracciato. Per le spese di acquisizione della proprietà l’amministrazione ha messo a bilancio 50mila euro e, nel frattempo, va avanti l’iter amministrativo che prevede l’inserimento dell’edificio inaugurato nel 1926 nel Waterfront. "Quando ci siamo insediati – ha spiegato in consiglio comunale l’assessore al Bilancio Matteo Pezza – all’altezza dell’idroscalo era prevista una nuova pavimentazione e un porto fluviale con escavazione di sabbia dal Ticino. Ci siamo chiesti perché non inserire il recupero dell’edificio nel progetto di valorizzazione del fiume e della città anche da un punto di vista turistico". Oltre 25 anni fa il Comune non aveva fatto valere il proprio diritto di prelazione sperando che un privato ristrutturasse l’idroscalo e lo restituisse alla città. "Abbiamo un’occasione storica – ha aggiunto Pezza rispondendo ai tanti interrogativi dell’opposizione che nell’operazione leggono un favore all’imprenditore, non alla cittadinanza – per acquistare l’edificio e ristrutturarlo con fondi regionali. I lavori dovranno partire entro gennaio 2026 nell’ambito del Waterfront".
CronacaIdroscalo da riacquistare: "Occasione per Pavia"