REDAZIONE PAVIA

Il birrificio “Stradaregina“ conquista Slow Food

La realtà vigevanese dei soci Alessio e Andrea indicata tra le “eccellenze“

Quel vicolo un po’ appartato alle porte della città era diventato il loro rifugio, quando c’era da mettere le ali ai sogni e fare di un piccolo magazzino il laboratorio dove realizzare le prime birre artigianali. Che, peraltro, avevano richiamato un discreto numero di appassionati in Strada Regina. Nome altisonante e fortunato. Almeno per Alessio Sabatini, 39 anni, un perito chimico prestato all’arte brassicola, che quel nome l’ha poi utilizzato come portafortuna e marchio, anche grazie alla complicità dell’amico e socio Andrea Branchini e alla possibilità, nel 2011, di aprire una sede più ambiziosa nella centrale via Manara Negrone dove potere effettuare tutte le fasi di lavorazione, dalla miscela dei malti all’affinamento in legno.

Una bella storia. Che Slow Food e la sua prestigiosa “Guida alle Birre d’Italia“ (recensite 387 aziende e 1.866 etichette) hanno salutato scomodando giudizi di ammirazione e assegnando il riconoscimento “Le eccellenze“ concesso ai birrifici che esprimono un’elevata qualità media. Non poco per un’attività che aveva già subìto pesanti contraccolpi nella prima parte del 2020 e che è destinata a subirne altri, tenendo conto che la chiusura di pub e ristoranti alle 18 azzoppa per buona parte la commercializzazione delle birre “Stradaregina“ e che permane il fermo sostanziale delle esportazioni, voce importante (oltre il 20%) dei fatturati di Alessio e Andrea. Resta il valore di una produzione che ha i suoi punti di forza nelle birre ad alta fermentazione ma in particolare in quelle acide a fermentazione spontanea come l’iconica Botte 25, celebrate da Slow Food con un "davvero sorprendenti" che dice tutto. Senza dimenticare le “one shot“, birre sperimentali proposte periodicamente dalla “Stradaregina“ agli estimatori. Nel Pavese tra le pagine della Guida alle Birre d’Italia 2021 spiccano anche altre due aziende della zona, quella di “Gambolò“ dall’omonimo nome commerciale, di Simone Ghiro e della moglie Angela, e la “Muttnik“ di Lorenzo Beghelli a Pavia. P.G.