C’è molta rabbia in paese dopo il furto di 55 computer dalla scuola media di via Manzoni. A causa del colpo, infatti, per i corsi di informatica e Stem che sono stati programmati e che partiranno la prossima settimana, i ragazzi dovranno portarsi il pc da casa, se ne avranno uno a disposizione. L’episodio riaccende i riflettori sulla petizione promossa da un cittadino e sottoscritta da 105 persone, il 10% dei residenti, per avere un servizio di videosorveglianza. Quella richiesta, portata in consiglio comunale, è stata archiviata perché considerata "propagandistica e strumentale". Secondo il sindaco Cristiano Migliavacca, che ha pubblicamente risposto alla petizione, Lardirago non ha bisogno di occhi elettronici perché non è un centro in cui si verificano molti furti e chi sostiene il contrario potrebbe essere tacciato di procurato allarme. In realtà, i ladri hanno messo a segno il furto più corposo di apparecchi informatici che sia mai stato registrato in un istituto della provincia. Un danno che non potrà neppure essere risarcito dall’assicurazione perché, senza antifurto e impianti di videosorveglianza, la scuola di proprietà comunale non ha trovato una copertura assicurativa.
CronacaIl furto di pc riaccende le polemiche: "Servono telecamere e sicurezza"