"Rimozione subito". La segreteria provinciale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) chiede che il questore Alessio Cerareo (nella foto) sia sostituito. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ultimo divieto imposto alla Rete dei comitati di tenere un’assemblea pubblica per discutere il futuro piano di governo del territorio, ma stando all’organizzazione sindacale ci sarebbe molto di più. "Già a maggio - sostiene il Sap - avevamo denunciato la sciagurata gestione del questore che agisce con arroganza, atteggiamenti intimidatori, discriminazioni e compressione dei diritti in modalità "random". Le sue vittime, scelte indistintamente tra funzionari e agenti ma mai a caso, hanno visto mortificate le proprie professionalità e capacità con l’inqualificabile complicità di tutte gli altri sindacati". Ultimamente hanno fatto il giro del mondo gli scontri con i volontari che difendevano i suini del rifugio di Sairano, piazza della Vittoria non è più stata concessa ai ragazzi di Fridays for future (mandati in piazzale Ghinaglia) e la Rete dei comitati ha trovato la Digos davanti al Broletto.
"Inutili “azioni di forza“ che hanno caratterizzato tutta la gestione del questore - prosegue il sindacato -, hanno trovato spazio anche al di fuori delle mura della Questura, in recenti servizi di ordine pubblico contro schieramenti di ovvia natura politica, sollecitando nella memoria pensieri fuorvianti come “Reparto Celere e manganelli“ che ovviamente non ci appartengono, ma espongono il personale sul territorio a inutili e pericolose tensioni soprattutto ora che il 5 novembre in cui si ricorda la morte del militante Msi Emanuele Zilli, è alle porte". Recentemente il ministro dell’Interno Piantedosi ha invitato tutti i questori a una maggiore attenzione verso le manifestazioni di piazza ma anche dichiarato che "è sbagliato vietarle". "La questura di Pavia non si è mai trovata così in basso – conclude il sindacato autonomo –. I rapporti con i cittadini e le istituzioni sono ai minimi termini. Chiederemo l’immediato ripristino della legalità e una ridistribuzione del personale in base alle capacità professionali dimostrate".