MANUELA MARZIANI
Cronaca

Il “no“ al mega data center. I residenti scrivono al ministero: "L’impatto sarà devastante"

Bornasco, la creazione della struttura è stata proposta dalla società Valtidone Logistic. Il complesso sarà alto 15 metri con due torri di raffreddamento dei server di 20 metri.

L’area dove è in progetto il datacenter al posto del sito di logistica che era stato proposto da Valtidone

L’area dove è in progetto il datacenter al posto del sito di logistica che era stato proposto da Valtidone

Archiviato il progetto per la costruzione di una logistica, nello stesso punto e con la stessa società spunta la proposta di un data center. Il centro di elaborazione dati dovrebbe avere una potenza inferiore ai 50 megawat per non essere assoggettata alla procedura di valutazione di impatto ambientale. Ma i cittadini sono preoccupati e chiedono di vilare a Regione, Provincia e al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. "Temiamo si stia forzando la mano per realizzare un’opera che avrebbe un notevole impatto ambientale, perché sarebbe alta 15 metri con due torri di raffreddamento dei server da 20", spiega Giovanni Zuntini, architetto che ha scritto le pec a nome di un gruppo di residenti. Mentre la Regione ha dettato molto chiaramente le regole per le nuove logistiche, i data center sono ancora in un limbo. "Abbiamo presentato le nostre osservazioni sulla lottizzazione - aggiunge Zuntini - e ora il Comune ha 60 giorni di tempo per approvare il progetto presentato da Valtidone Logistic che, tra l’altro, prevede oneri di urbanizzazione bassi. Mentre sono aumentati Irpef e tassazioni varie, gli oneri sono fermi da una quindicina d’anni". Al ministero dell’Ambiente i cittidini chiedono di valutare il progetto. "Il proponente omette di indicare in modo esatto e univoco la potenza termica dei generatori e, analogamente, omette di indicare la categoria di appartenenza del data center. Tali indicazioni si ritengono obbligatorie in quanto, a seconda della potenza termica dei generatori installati, sarà possibile valutare la tipologia del piano da sottoporre a via o a verifica di assoggettabilità di competenza statale, regionale o provinciale". Per questo motivo si sono rivolti anche all’avvocato Paola Brambilla, coordinatrice della sottocommissione Via. Potrebbe non esserci tempo da perdere. Il Pgt del paese, che ha circa 2.600 abitanti, risale al 2009 e recentemente l’amministrazione ha incaricato un professionista per adeguarlo. In quell’area la previsione era di realizzare un centro polifunzionale. "Invece deve restare nel cassetto e si vuole far arrivare una cattedrale nel deserto, che non impiega aree dismesse, ma nuovo terreno per realizzare anche parcheggi che saranno sottoutilizzati".