Pavia – Proprio nel giorno in cui sugli schermi arriva finalmente la serie girata a Pavia "Hanno ucciso l’uomo ragno", venerdì 11, in teatro debutta il tour teatrale di "Alla ricerca dell’Uomo Ragno". Partirà dal Fraschini e vedrà sul palco Mauro Repetto, lo spettacolo dedicato alla vera storia degli 883. Un quasi musical lo ha definito il biondo ballerino del gruppo concepito assieme a due registi di videoclip e di teatro quali Stefano Salvati e Maurizio Colombi che, dopo il successo delle anteprime primaverili, ha scelto Pavia, dove tutto è cominciato, per raccontare com’è nato il sodalizio con Max Pezzali, suo compagno di banco al liceo scientifico Copernico.
Nel 1988 Mauro Repetto fonda gli 883 insieme a Pezzali, scrive lui tutti i pezzi di maggior successo "Hanno ucciso l’Uomo Ragno", "Con un deca", "Come mai", "Sei un mito" e "Nord Sud Ovest Est". Trasportando il pubblico in un viaggio a ritroso nel tempo. Un one man show, a metà tra realtà e finzione, con una trama autobiografica e surreale al tempo stesso. È una favola ambientata nel Medioevo, in cui Mauro dal palco interagirà (con il supporto dell’intelligenza artificiale) con sé stesso e Max com’erano da ragazzi, prima dell’arrivo della grande ondata di successi, e con i personaggi che hanno partecipato alla nascita e alla carriera degli 883, tutti proiettati sugli schermi con effetti visivi. Tra questi, ad esempio, il Conte Claudio Cecchetto, il barone Fiorello, il principe Jovanotti, il marchese Jerry Scotti.
"Nello spettacolo ripercorrerò il mio viaggio musicale, da Pavia a New York, facendomi aiutare dal disc jockey e miglior compagno di viaggio possibile, l’Uomo Ragno perché Peter Parker, come me, potrebbe essere di Pavia anche se ha passato molto tempo a New York" ha detto Repetto. Oltre alle hit del gruppo ci saranno videoclip e inediti realizzati con Marco Guarnerio, ma anche omaggi a Renato Zero e a Bon Jovi. Con Mauro Repetto sul palco ci saranno il chitarrista Marco Guarnerio, arrangiatore e produttore di tutti i successi degli 883, Angelon Célie, una cantante soul, e l’Uomo Ragno nella versione dark, che lo ascolta e lo tormenta. "Il vero superpotere – ha sostenuto Mauro Repetto – non è la ragnatela, ma impegnarsi ogni giorno con il sorriso sulle labbra. Forse il titolo della nostra canzone era sbagliato: nessuno può uccidere l’Uomo Ragno".