NICOLETTA PISANU
Cronaca

Imputato di abusi su ragazzine. Imprenditore edile a processo

Il cinquantasettenne del Pavese è accusato da tre giovanissime, la quarta ha poi negato

Il cinquantasettenne del Pavese è accusato da tre giovanissime, la quarta ha poi negato

Il cinquantasettenne del Pavese è accusato da tre giovanissime, la quarta ha poi negato

Abusi su ragazzine minorenni, approfittando di momenti di convivialità e con pretesti come fare giochi insieme. Un imprenditore edile di cinquantasette anni della provincia di Pavia è a processo in Tribunale a Pavia per violenza sessuale su minori perché – secondo le accuse – nel 2020 avrebbe appunto abusato in vari e diversi momenti di quattro ragazzine che all’epoca avevano età comprese tra i dieci e i dodici anni.

La vicenda era emersa nel 2023 quando una delle giovani si era confidata con la psicologa che l’aveva in terapia per disturbi emersi nell’adolescenza. Proprio bell’ambito delle sedute era emersa l’ipotesi di un trauma che avesse scatenato questo malessere: la ragazza quindi si era aperta, raccontando alla professionista quello che aveva subìto dall’imprenditore. Lui era un amico di famiglia, aveva conosciuto i parenti della ragazzina tramite la propria moglie. Approfittando dei momenti insieme in un’abitazione di sua proprietà nel Milanese ma anche a casa della famiglia – sempre stando alla tesi accusatoria della Procura – aveva abusato della giovane.

In particolare, secondo quanto riporta il capo d’accusa, avrebbe abusato dell’allora ragazzina mentre lei stava riposando durante una festa proprio nell’abitazione dell’imputato. Le indagini successive avevano portato poi a sentire in incidente probatorio un’altra giovanissima, che aveva confermato di aver subìto a sua volta violenze di natura sessuale da parte del cinquantasettenne. Sono in seguito state identificate altre due presunte vittime, una delle quali però, sentita dagli investigatori nel corso di un’udienza protetta, ha negato l’accaduto.

Un altro capo d’accusa a carico dell’imprenditore gli contesta che, con la scusa di accompagnare una delle ragazzine a fare un acquisto, l’avrebbe in realtà condotta nella propria abitazione della provincia di Milano per abusare di lei. Considerando le accuse, l’imprenditore era stato rinviato a giudizio e ora sta affrontando il dibattimento. Il processo si svolge a porte chiuse in Corte d’Assise. Il primo grado di giudizio, secondo il calendario previsto, potrebbe concludersi nei primi giorni di aprile.