Silvano Pietra (Pavia) - Una inspiegabile inversione a "u" in piena autostrada, percorrendo meno di un paio di chilometri in contromano prima del tragico schianto costato la sua e un'altra vita, oltre ad altri 3 feriti.
Giuseppe Maria Garavaglia, 46enne milanese alla guida della sua Volvo V60 bianca, domenica pomeriggio non sarebbe entrato sulla A7 a Casei Gerola imboccando la corsia verso Genova nell'opposto senso di marcia, come ipotizzato inizialmente soprattutto per la vicinanza del casello al punto dell'incidente. Stava invece regolarmente percorrendo l'autostrada in direzione Sud, pare entrato alla barriera di Assago e nel giusto senso di marcia, quando improvisamente, all'altezza del chilometro 51, avrebbe rallentato portandosi sulla prima corsia di destra e con un'assurda manovra avrebbe invertito il senso di marcia, finendo in contromano sulla terza corsia a sinistra.
Il condizionale è d'obbligo perché si tratta di un'ipotesi ancora al vaglio della Polstrada Milano-Ovest di Assago, che sta procedendo con gli accertamenti, dalla quale per il momento non sono arrivate conferme ufficiali proprio per gli accertamenti ancora in corso e per il riserbo voluto dalla Procura sulle indagini. Ma ci sarebbe una testimonianza diretta, del primo automobilista sulla stessa autostrada che ha lanciato l'allarme alle forze dell'ordine, che avrebbe assistito e riferito l'assurda manovra, seguito poi dai tanti altri che invece hanno chiamato vedendo però solo la Volvo bianca già in contromano senza assistere all'inversiona a 'u'.
Una circostanza che sarebbe confermata anche dall'ingresso in autostrada dell'auto, appunto non al casello di Casei Gerola. Ma il motivo dell'inversione resta inspiegabile. Un'assurda manovra che poco dopo, al chilometro 49+400, ha provocato il violento impatto frontale con la Bmw con al volante Matilda Hidri, 35enne di origine albanese, residente a Genova, morta sul colpo. E il ferimento di una famiglia straniera su una terza auto coinvolta, la Golf con il 35enne alla guida, ricoverato al San Raffaele per gravi traumi facciali ma non in pericolo di vita, e a bordo la cugina di 34 anni e il figlio di 4 anni, per fortuna non gravi.