La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi di un imprenditore dell’Oltrepo Pavese e di un ufficiale dei carabinieri piemontese relativamente a una condanna della Corte d’Appello di Torino per accesso abusivo a sistema informatico. L’imprenditore oltrepadano nel 2015 era già stato condannato dal tribunale di Piacenza nel 2015 a cinque anni e due mesi di reclusione, pena ridotta a tre anni dalla Corte d’appello di Bologna, con l’accusa di esser stato mandante di un’aggressione a fini estorsivi ai danni di un imprenditore emiliano. A febbraio 2021 la Corte d’Appello di Torino aveva confermato un’altra pena, del tribunale di Alessandria, perché, dopo aver consumato il tentativo di estorsione avrebbe chiesto informazioni all’ufficiale per cercare di capire se si era risaliti a lui e quali fossero i precedenti della parte offesa.
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