Si sono accorti di avere tutti gli stessi sintomi e hanno chiamato subito i soccorsi, riuscendo così a limitare le conseguenze. Ieri pomeriggio le ambulanze e i vigili del fuoco sono intervenuti in via Vittorio Veneto a Verrua Po e hanno evitato il peggio. Le quattro persone coinvolte, un uomo di 79 anni, due donne di 58 e 27 anni e un ragazzo 22enne, sono state tutte trasportate al Pronto soccorso del Policlinico San Matteo e trattenute in osservazione, non in gravi condizioni. Hanno accusato mal di testa con vertigini e nausea, più o meno gli stessi sintomi di intossicazione anche da monossido di carbonio, che però non è stato rilevato nell’abitazione. Il gas che avrebbe intossicato le quattro persone sarebbe infatti il Gpl, gas propano liquido, del quale c’è un serbatoio esterno, interrato, che serve la casa e in particolare la cucina. Fortunatamente i sintomi sono stati avvertiti tempestivamente dalle vittime, anche perché è successo in pieno giorno e non di notte, altrimenti se si fossero assopiti o colti direttamente nel sonno senza rendersene conto, le conseguenze avrebbero potuto anche essere tragiche.
Scampato invece il pericolo, ora i vigili del fuoco hanno comunque avviato accertamenti per chiarire le cause del problema. Potrebbe essersi trattato di una banale corrosione del tubo che collega il serbatoio esterno alla cucina, forse una piccola perdita che ha però fatto accumulare del gas nel ‘controtubo’ e da lì si può essere disperso nell’abitazione. Il Gpl è peraltro un combustibile altamente infiammabile e la perdita o fuga di gas avrebbe anche potuto provocare un incendio o persino un’esplosione, ma evidentemente la situazione è stata intercettata e risolta prima di arrivare a simili conseguenze ben più gravi.
Stefano Zanette