MANUELA MARZIANI
Cronaca

L’invasione dei cinghiali ora fa paura: per abbatterli scende in campo l’esercito

La misura drastica contro la Peste suina africana è stata decisa durante un vertice tra Governo e i rappresentanti degli allevatori e agricoltori

L'esercito scende in campo per abbattere i cinghiali

Pavia, 1 settembre 2023 – “È stata finalmente accolta la nostra proposta di far scendere in campo l’esercito per fermare l’invasione dei 2,3 milioni di cinghiali presenti in Italia che causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie”. Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha chiesto ristori adeguati per i danni provocati nel vertice con il Governo al quale hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e il ministro della Difesa Guido Crosetto e il Commissario straordinario per l'emergenza Psa, Vincenzo Caputo. “Una azione che abbiamo chiesto da tempo che è condivisa da gran parte della popolazione con quasi sette italiani su dieci (69%) che ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati per l’indagine Coldiretti”. “Bisogna procedere immediatamente con abbattimenti organizzati e sistematici sul territorio per ridurre la pressione dei cinghiali, come previsto dal Piano straordinario – prosegue la Cia-Agricoltori italiani –, e mettere in sicurezza le aziende suinicole, soprattutto nelle zone vocate più a rischio, garantendo risorse e sostegni al comparto”.

“La situazione, ormai, è diventata critica e occorre agire in maniera concreta per salvaguardare tutta la suinicoltura Made in Italy, da cui dipendono 11 miliardi di fatturato e 70 mila addetti nella filiera –  sostiene Gabriele Carenini, responsabile nazionale Cia per la fauna selvatica – . Per questo, è molto importante la disponibilità annunciata dal ministro della difesa a impiegare personale qualificato per il contenimento del numero degli ungulati, come avevamo richiesto da tempo”.