"Anche se fosse (ma non lo è) una seconda enoteca a pochi chilometri da quella regionale, è un’ottima iniziativa. Per valorizzare l’Oltrepo Pavese, ce ne vorrebbero tante di piccole enoteche o strutture simili nei vari comuni". Non ha usato mezzi termini alla posa della prima pietra della Casa del Buttafuoco Storico, ieri a Canneto Pavese, il consigliere provinciale Amedeo Quaroni, vice sindaco di Montù Beccaria e produttore vitivinicolo: "Scontiamo prezzi delle uve e quotazioni dei terreni ai minimi storici, quindi iniziative come il Club del Buttafuoco Storico sono di grande effetto e valore per tutto il sistema. Caso mai non c’è più tempo da perdere per rimediare a una lacuna che condiziona negativamente il futuro dell’Oltrepo, ossia i collegamenti pessimi e insufficienti". La nuova Casa del Buttafuoco Storico sarà pronta nella prossima primavera a Vigalone, frazione di Canneto Pavese, dove c’è già la sede del Consorzio del Buttafuoco Storico, fondato nel 1996. Un vino che non ha mai conosciuto crisi, un modello associativo con rigidissimo protocollo e un’area di produzione ben definita grazie al quale il Buttafuoco Storico ha acquisito un forte e consolidato posizionamento sul mercato interno e a livello internazionale.
La Casa del Buttafuoco ospiterà eventi e degustazioni, avrà una terrazza panoramica e nei suoi sotterranei conserva le capsule del tempo: una raccolta di messaggi lasciati da autorità e pubblico, alla cerimonia di ieri.
Presenti il presidente della commissione regionale all’Agricoltura, Ruggero Invernizzi, il consigliere regionale Simone Verni, il presidente dell’Ersaf Lombardia, Alessandro Fede Pellone, la presidente del Consorzio Vini Doc, Gilda Fugazza con il direttore generale Carlo Veronese e diversi sindaci, come Fabrizio Fracassi (Pavia) e Alessandro Cantù (Stradella), il presidente del Club Davide Calvi e il direttore generale Armando Colombi.Pierangela Ravizza