Su una sponda gli esponenti di estrema destra, sull’altra gli antifascisti. A separarli, il Ticino. Martedì Pavia sarà ancora una volta divisa in due e blindata. In Borgo Ticino e più precisamente in via Scapolla si terrà un presidio statico per commemorare Emanuele Zilli, attivista missino morto il 5 novembre 1973 dopo tre giorni di coma. Un decesso avvolto nella nebbia, che per i militanti di sinistra è stato causato da un incidente stradale mentre l’opposta fazione politica lo attribuisce all’odio politico. A mezzo secolo di distanza le divergenze non si sono ancora ricomposte e ogni anno il 5 novembre arriva accompagnato da tensioni.
Quest’anno l’associazione Recordari ha chiesto di fare un corteo da via Dei Mille a via Scapolla, dove è avvenuto l’incidente, mentre la Rete antifascista avrebbe voluto "riprendersi il Borgo" sfilando da via Dei Mille a Strada Nuova. Per evitare che le due fazioni si incontrassero, la proposta era di vietare la parata che richiama militanti da diverse città del Nord Italia. In alternativa si sarebbe potuto evitare il corteo antifascista, che non sarebbe stato accettato dalla Rete. Salomonicamente il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deciso che entrambe le manifestazioni si potranno svolgere purché a debita distanza, una in Borgo e l’altra in centro, da piazza Italia fino al Ponte Coperto dove nel 2016 gli antifascisti sono stati caricati dalla polizia.
"Per noi, una vittoria", hanno commentato dalla Rete antifascista. Ma a testimoniare quanto sia stata difficile la decisione e come si svilupperà la serata di martedì non sono ancora state diramate note ufficiali, sono solo filtrate alcune informazioni. In compenso, in Borgo sono comparsi i cartelli mobili di divieto di sosta e rimozione forzata dalle 16 alle 24. Palazzo Mezzabarba sta predisponendo le ordinanze che spiegheranno nel dettaglio divieti e limiti alla circolazione, probabilmente simili all’anno scorso. Nel frattempo chi vuole lasciare in questi giorni l’auto in sosta negli spazi dove sono già stati posizionati il nastro bianco e rosso e i cartelli, rimane sorpreso e costretto a spostarli per riuscire a parcheggiare.
Parallelamente sulla piattaforma Change.org è stata lanciata una petizione: "La cittadinanza democratica e antifascista chiede al Comune di Pavia di assumere con urgenza tutte le iniziative in suo potere per impedire che in città sia dato ulteriore spazio a eventi di propaganda fascista e nazista".