
I cavalieri, i mercenari, l’accampamento: la battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525 è stata raccontata. Ma gli abitanti come...
I cavalieri, i mercenari, l’accampamento: la battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525 è stata raccontata. Ma gli abitanti come hanno vissuto quegli anni? A far uscire dagli archivi le storie di chi ha vissuto i drammatici anni in cui la città fu assediata, tra il 1522 e il 1527, hanno pensato l’Archivio storico e la biblioteca Bonetta che hanno ideato “La miseranda citade“, un percorso espositivo che permette di rivivere, attraverso fonti autentiche, quei momenti difficili. La mostra, inserita tra le iniziative per il 500° anniversario dello scontro tra l’esercito francese e quello spagnolo, è allestita in Santa Maria Gualtieri (visitabile il sabato e la domenica dalle 16 alle 20 e durante le festività). Si compone di una selezione di documenti originali del XVI secolo, custoditi nell’Archivio comunale antico: gride, ordini, corrispondenze, resoconti e verbali che raccontano con impressionante immediatezza la quotidianità della popolazione pavese durante gli anni degli assedi.
Le voci dei protagonisti, autorità militari o semplici cittadini, emergono da lettere e atti che testimoniano non solo le difficoltà materiali e le paure collettive, ma anche la determinazione e la capacità di resistenza di una comunità messa a dura prova. Particolare attenzione è dedicata alla gestione degli alloggiamenti militari, un aspetto complesso e poco noto, che rivela le sfide logistiche affrontate dalla città per ospitare truppe imperiali o francesi. Tra i materiali, i sigilli dell’imperatore Carlo V.
Manuela Marziani