Cinquantasette anni e non sentirli, ma vederli scorrere tutti negli occhi delle persone che dalla Comunità di Sant’Egidio sono passati. Il gruppo di Pavia ha festeggiato ieri il 57° anniversario con il vescovo Corrado Sanguineti, il direttore della Caritas don Franco Tassone, l’assessore ai Servizi sociali Francesco Brendolise. Presenti diversi giovani che frequentano la Scuola della pace come allievi o docenti. Sono diversi, infatti, i liceali e gli universitari che mettono a disposizione parte del loro tempo per aiutare i più piccoli a fare i compiti. Sede della festa, la chiesa dei Santi Primo e Feliciano e l’oratorio che si sta trasformando nella Casa dell’amicizia.
"La nostra Casa in città – ha sottolineato Giorgio Musso della Comunità di Sant’Egidio – un centro polifunzionale dove organizziamo le attività e svolgiamo servizi per i più poveri". Nel 2024 Sant’Egidio ha distribuito oltre mille pacchi alimentari, ha partecipato alle ronde della carità per portare generi di conforto ai senza fissa dimora e seguito i più giovani. Fuori dal centro il gruppo è presente nel rione Scala, dove dal 2016 ha incontrato tanti residenti e scoperto risorse, energie, volontà di riscatto che hanno bisogno di spazi e proposte per crescere. Con “Viva gli anziani!“, lanciato da Sant’Egidio nel pieno della pandemia per aiutare chi abita nei quartieri Scala e Mirabello a vivere in sicurezza in casa, sono state monitorate le condizioni di 454 residenti Over75 (il 90% di quelli presenti nei due quartieri), lavorando in rete per affrontare preventivamente le problematiche degli anziani. Ogni Natale si festeggia tutti insieme come una vera famiglia. Quasi 600 gli ospiti del 2024.
M.M.