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La Comunità energetica: "Progetto fermo al palo"

A Gravellona Lomellina le variazioni del quadro normativo frenano l’interesse. Il sindaco: "C’era grande entusiasmo, ma ora i benefici risultano incerti".

La Comunità energetica: "Progetto fermo al palo"

Un anno fa erano state un’ottantina le famiglie che avevano compilato il modulo di pre-adesione

GRAVELLONA (Pavia)

È un progetto a suo modo rivoluzionario per il territorio lomellino, ma al momento la comunità energetica che avrebbe avuto come fulcro Gravellona sta segnando il passo. Colpa delle variazioni del quadro normativo che hanno rimesso in discussione tutto, in particolare generando incertezza riguardo ai benefici per i fruitori. E dire che quando era stato presentato il progetto della comunità energetica enti pubblici, cittadini, attività commerciali e piccole e medie imprese che si uniscono per produrre e scambiarsi energia per il consumo aveva fatto registrare un interesse forse addirittura maggiore delle aspettative. Alla presentazione pubblica, che risale ormai a quasi un anno fa, erano state un’ottantina le famiglie che avevano compilato il modulo di pre-adesione, che rappresenta la prima e fondamentale dimostrazione di interesse. Poi però lo stop. Ai primi dell’anno le normative che regolano questo genere di progetti sono state modificate e tutto si è bloccato.

"C’era grande entusiasmo intorno al progetto – conferma il sindaco Luciano Garza – ma a livello normativo mancava la necessaria chiarezza. La Regione, per esempio, ha diffuso disposizioni che non sono allineate a quelle nazionali". Il nocciolo della questione, nemmeno a dirlo, è chi dovrà aprire per primo il portafoglio: l’ipotesi iniziale era che fossero gli enti pubblici a finanziare le comunità energetiche. Oggi invece l’orientamento si è capovolto e l’attenzione si è concentrata sui privati, che dovranno accollarsi le spese per avviare gli impianti e mettere a disposizione l’energia prodotta in eccesso.

"Così i benefici diventano più incerti – ribadisce Garza – e la gestione dal punto di vista burocratico si complica di molto". E così, in attesa di indicazioni più precise e soprattutto univoche, tutto tace. La prima ipotesi di avviare una Comunità energetica rinnovabile (Cer) risale alla fine del 2022, quando l’Amministrazione lomellina aveva deciso di accelerare la transizione verde dando l’incarico agli uffici per individuare una società specializzata nel settore. L’anno scorso il progetto era stato illustrato alla comunità e aveva trovato ampio riscontro. Ora lo stop per un periodo non prevedibile.

Umberto Zanichelli