
L’inchiesta della Procura di Pavia con sette indagati. Qualcuno aveva detto "No"
"Mi hanno chiesto di sistemare un conteggio per lavori pubblici fatti precedentemente e mi sono rifiutato". Carmelo Salvo, responsabile unico di progetto a Vidigulfo, non risulta indagato nell’inchiesta della Procura di Pavia. Ma il suo nome compare nelle carte perché si sarebbe opposto ad “aggiustare“ una pratica. A chiedere favori promettendo in cambio soldi e utilità, secondo l’accusa, era Visar Kaceli, 40 anni, imprenditore albanese residente ad Alessandria, impegnato in diversi cantieri. Come quelli a Pavia sul Lungoticino in subappalto (nella foto) e in piazza della Vittoria. Per la Procura avrebbe fatto figurare opere non effettuate e indotto il Comune a pagare 200mila euro in più.
Direttore dei lavori sul Lungoticino come in piazza della Vittoria è Augusto Allegrini, ingegnere di 65 anni residente in città, pure lui indagato. Per l’accusa Kaceli avrebbe promesso ad Allegrini un’utilità illecita per falsificare lo stato d’avanzamento lavori. Inoltre in piazza della Vittoria sarebbe stata utilizzata una tecnica difforme da quella del capitolato, che potrebbe avere ripercussioni sul Mercato Ipogeo.
A Giussago invece Kaceli starebbe lavorando in subappalto alla costruzione di un asilo, senza autorizzazione da parte del Rup. Per questo intervento oltre all’imprenditore risultano indagati il direttore operativo dell’impresa, Paolo Rossi, 54 anni, di Stradella; e Giovanni Torlaschi, il tecnico del Comune di Giussago, 59 anni, residente a Voghera. A Vidigulfo per la riqualificazione della viabilità risulta indagato Paolo Oreste Menudo, 57 anni, architetto di Pavia che avrebbe “sistemato“ la relazione dei lavori, non avrebbe riferito all’autorità giudiziaria di un abuso edilizio commesso in paese e dichiarato di non avere conflitti d’interesse con lo studio professionale cui era stata assegnata la progettazione dell’asilo mentre la professionista incaricata è in studio con sua moglie.
Indagati poi Cinzia Rossi, segretaria 57enne di Kaceli, di Broni, per aver formato falsamente i titoli abilitativi dei dipendenti della ditta; e il sindaco di Torrevecchia Pia, Gerardo Manfredi, 54 anni, che avrebbe omesso di esporre il cartello di cantiere relativo all’edificazione di una cappella gentilizia del cimitero.
Manuela Marziani