Un nuovo nome che nasconde tante altre novità. La Fondazione Banca del Monte di Lombardia (Fbml) diventa Fondazione Monte di Lombardia. Lo ha annunciato il presidente Mario Cera spiegando: "I tempi cambiamo e le istituzioni devono adeguarsi, possibilmente evolvendo, continuando e non interrompendo. La Fondazione ritiene suo dovere quello della “disclosurè“ (divulgazione, ndr) verso le comunità di riferimento, non solo verso i propri stakeholders istituzionali, dando atto della sua operatività e della propria strategia. Sta alle comunità giudicare e confidiamo che il giudizio sulla nostra Fondazione non possa che essere positivo". Oltre alla denominazione nel nuovo statuto che prende spunto dai “Monti di Pietà“ si sottolinea l’attenzione al sociale e il sostegno alle fasce più deboli, modificando parzialmente il gruppo di enti incaricati di designare i membri del comitato di indirizzo della Fondazione, che sarà rinnovato nel 2025. "Il cambio di denominazione non è solo lessicale – ha sottolineato Cera –, ci teniamo a ribadire che la fondazione, anche se di derivazione bancaria, non è più collegata al ‘Monte di pietà’ e sottolineare l’origine dell’ente, che aveva una funzione non solo economica ma anche sociale".
I collegi universitari storici di Pavia comporranno una rosa di candidati tra propri ex alunni under 30. È inoltre stata costituita “Monteimprese SpA“, società di benefit nata dalla fusione tra Isan Srl e il Polo Logistico integrato di Mortara Srl, che seguirà lo sviluppo dell’area deindustrializzata ex Neca di Pavia e proseguirà le sue attività in Lomellina sostenendo in particolare l’agricoltura e realizzando un impianto agrivoltaico a cura di Bonifiche Ferraresi. Le risorse destinate all’attività istituzionale della Fondazione che andranno per il 90% a Pavia e Milano passeranno dagli 11,5 milioni di euro del 2024 a 13 milioni nel 2025, con un incremento del 13%. M.M.