REDAZIONE PAVIA

La Fondazione Banca del Monte inizia un’altra fase e cambia nome

La Fondazione Banca del Monte di Lombardia diventa Fondazione Monte di Lombardia, con focus sul sociale e supporto alle fasce deboli. Nuove iniziative e investimenti previsti per il futuro.

La Fondazione Banca del Monte inizia un’altra fase e cambia nome

Mario Cera presidente della Fondazione Banca del Monte Le risorse per l’attività istituzionale passeranno da 11,5 a 13 milioni di euro

Un nuovo nome che nasconde tante altre novità. La Fondazione Banca del Monte di Lombardia (Fbml) diventa Fondazione Monte di Lombardia. Lo ha annunciato il presidente Mario Cera spiegando: "I tempi cambiamo e le istituzioni devono adeguarsi, possibilmente evolvendo, continuando e non interrompendo. La Fondazione ritiene suo dovere quello della “disclosurè“ (divulgazione, ndr) verso le comunità di riferimento, non solo verso i propri stakeholders istituzionali, dando atto della sua operatività e della propria strategia. Sta alle comunità giudicare e confidiamo che il giudizio sulla nostra Fondazione non possa che essere positivo". Oltre alla denominazione nel nuovo statuto che prende spunto dai “Monti di Pietà“ si sottolinea l’attenzione al sociale e il sostegno alle fasce più deboli, modificando parzialmente il gruppo di enti incaricati di designare i membri del comitato di indirizzo della Fondazione, che sarà rinnovato nel 2025. "Il cambio di denominazione non è solo lessicale – ha sottolineato Cera –, ci teniamo a ribadire che la fondazione, anche se di derivazione bancaria, non è più collegata al ‘Monte di pietà’ e sottolineare l’origine dell’ente, che aveva una funzione non solo economica ma anche sociale".

I collegi universitari storici di Pavia comporranno una rosa di candidati tra propri ex alunni under 30. È inoltre stata costituita “Monteimprese SpA“, società di benefit nata dalla fusione tra Isan Srl e il Polo Logistico integrato di Mortara Srl, che seguirà lo sviluppo dell’area deindustrializzata ex Neca di Pavia e proseguirà le sue attività in Lomellina sostenendo in particolare l’agricoltura e realizzando un impianto agrivoltaico a cura di Bonifiche Ferraresi. Le risorse destinate all’attività istituzionale della Fondazione che andranno per il 90% a Pavia e Milano passeranno dagli 11,5 milioni di euro del 2024 a 13 milioni nel 2025, con un incremento del 13%. M.M.