La mail istituita dal Comune per effettuare le segnalazioni dei piccoli problemi da risolvere non garantisce la privacy. Lo ha chiarito l’altra sera il segretario generale Mario Spoto nel corso della Commissione di garanzia richiesta dal consigliere comunale della Lega Eugenia Marchetti. "Gli uffici che si occupano delle segnalazioni – ha detto il segretario generale – credevano che tutto fosse in regola, invece da un’informativa generale sul trattamento dei dati pubblicata sul sito ritengo che la privacy non sia sufficiente e comunque i documenti devono contenere il link alla pagina perché i cittadini devono conoscere le regole del trattamento dei dati personali. E questo non è possibile".
Il caso è stato sollevato da Marchetti, insospettita dall’elevato numero di segnalazioni pervenute, metà delle quali risolte. Quando aveva presentato una richiesta d’accesso agli atti, le fotocopie che le erano state consegnate avevano i nomi dei mittenti sbianchettato. "Le irregolarità vanno bloccate – ha aggiunto Spoto – Appena chiariremo se potremo conservare le informazioni, allora consegnermo le mail con i nomi di chi le ha inviate". "Avevo ragione io – ha replicato Eugenia Marchetti – Il servizio segnalazioni è una mail creata ad hoc per mera pubblicità del vicesindaco e dell’Amministrazione. Nel fare accesso agli atti ho trovato segnalazioni ripetute, disorganizzate, con numeri di protocollo inventati. E tutto questo per un servizio inutile perché già esiste la possibilità di effettuare segnalazioni sull’App Municipium e Io amo Pavia, dove la privacy è rispettata. A questo punto i cittadini, i cui diritti di trattamento dei dati sensibili sono stati violati, potrebbero anche decidere di fare causa al Comune".
M.M.