È successo un’altra volta. Scritte inneggianti alla repubblica di Salò e al duce, oltre a una svastica incisa, sono comparse nei giorni scorsi sulla targa della sede vigevanese dell’Associazione nazionale partigiani che si trova in via Persani, nel centro storico della città. Una mano ignota ha colpito, probabilmente la sera del 31 dicembre, approfittando del movimento nelle strade che ha preceduto lo scoccare della mezzanotte. Non è la prima volta che in città si registrano episodi di questo genere. Era capitato due anni fa, quando la targa della sede dell’Anpi era sparita e poi è accaduto ancora l’anno scorso quando scritte offensive era state apposte sulla nuova targa intitolata a Noemi Tognaga e Francesco Soliano, due figure importanti della sinistra cittadina, il secondo per due mandati deputato e per uno senatore eletto nelle liste del Pci.
"Sono episodi che non devono essere sottovalutati – commenta Edoardo Casati, membro del direttivo di Anpi Vigevano e responsabile nazionale scuola e università dei Giovani Comunisti –. Innanzitutto perché siamo davanti all’ennesimo atto di questo tipo che si registra in pochi mesi e poi perché si tratta di azioni non dirette contro i partiti, cosa di per sé già vergognosa, ma addirittura contro realtà i cui valori dovrebbero essere unanimemente condivisi. Nel recente passato è stata presa di mira la sede di Rifondazione Comunista, più di recente quella dell’Anpi, custode dei valori che hanno fondato la Repubblica". "Azioni di stampo fascista e nazista – continua Casati – che mirano a mettere in discussione quello che dovrebbe essere un sentimento comune e un fondamento della Repubblica italiana nata dalla Resistenza. Atti di questi tipo provano a minare e delegittimare il ruolo dell’associazione e delle persone che per essa intervengono nel dibattito pubblico. Io stesso sono stato fatto segno di insulti personali, scritti sul muro della sede del partito all’indomani del mio intervento del 25 aprile a nome dell’Anpi". "È necessario che le forze politiche, tutte – conclude Edoardo Casati – condannino quanto sta accadendo senza minimizzare, per far capire che questi elementi non hanno, nella nostra città, la benché minima agibilità politica".