MANUELA MARZIANI
Cronaca

La terza industria pavese. Approvata la mozione contro il “nero“ nei locali

Dopo Università e sanità, il lavoro tra i tavolini impiega più persone e conta il maggior numero di addetti sfruttati, sia adulti che studenti.

Il provvedimento adottato prevede l’aumento dei salari e dei diritti in un mercato pieno di abusi

Il provvedimento adottato prevede l’aumento dei salari e dei diritti in un mercato pieno di abusi

È la terza “industria” pavese, dopo Università e mondo sanitario, a impiegare più persone. Ed è la più bistrattata perché ha il maggior numero di lavoratori sfruttati. In difesa dei ragazzi e degli adulti che lavorano nei locali della città, lunedì sera in Consiglio comunale è stata approvata una mozione che vuole far emergere il lavoro nero o “grigio”, dare nuovi strumenti per una contrattazione e aumentare salari e diritti in un mercato pieno di abusi e illegalità. "Discuterne – ha sottolineato il consigliere di Alleanza verdi e Sinistra, Daniele De Chiara – significa recepire le difficoltà di una parte rilevante di chi vive e lavora in città". Prima di arrivare alla mozione presentata in aula, diversi assessori e consiglieri hanno ascoltato le lagnanze presentate dai lavoratori di un settore che in Italia nel 50 per cento dei casi opera in nero.

E Pavia non fa eccezione, perché ogni anno si iscrivono 5mila matricole, mentre 12mila studenti su 30mila universitari totali vivono in città e fanno crescere l’economia. "Valorizzare le tante imprese sane e sistemare le situazioni irregolari – ha detto il sindaco Michele Lissia – significa portare un vantaggio a Pavia, che vuole essere una città turistica". "Pavia non è il Far West – ha sottolineato Lidia Decembrino di Pavia Ideale – Ci sono tanti imprenditori che mantengono la loro famiglia con il loro locale". "Nella mozione si parla anche di molestie sessuali – ha aggiunto Dante Labate di Fratelli d’Italia – Ma non ho mai visto cameriere molestate a Pavia".

Nonostante le critiche della minoranza, la mozione è stata approvata e il Comune s’impegnerà per tutelare i diritti di tanti studenti che vanno a lavorare per mantenersi agli studi. In Consiglio poi è arrivata anche un’istant question sulla vicenda che ha tenuto banco la scorsa settimana: il video di un clochard che picchiava il proprio cane. "I cagnolini sono al sicuro – ha garantito Antonio Bobbio Pallavicini di Forza Italia – E l’umano? Spero che l’Amministrazione si occupi anche di lui".

"La persona ha un disagio e ce ne stiamo occupando – ha risposto il sindaco Lissia – come ci occupiamo di alleviare il suo senso di solitudine ora che non ha più con sé i quattro cagnolini a fargli compagnia. Ma potremo aiutarlo solo se vorrà essere aiutato".