"Andrea veniva spesso nel mio locale, era sempre di buon umore". Samanta Fregosi, titolare del bar Portichetto del centro sportivo del paese ha visto il 26enne anche giovedì sera. "Volevo bene ad Andrea - ammette la donna -, certe volte mi abbracciava e mi chiamava “mamma Samy“. Non potevo assolutamente immaginarmi una cosa del genere. Sapevamo che aveva dei problemi e che assumeva farmaci, ma qui non aveva mai dato problemi. Non c’è stata una volta in cui abbia attaccato brighe con qualcuno o dato in escandescenza. Veniva da solo perché non aveva un vero e proprio gruppo di amici, sapeva adattarsi a tutti e tutti i ragazzi lo conoscevano. È una cosa veramente assurda, la sto realizzando soltanto ora. E se penso che probabilmente non lo vedremo più al bar, sto male. Lo ammetto, talvolta quando mi chiedeva da bere, sapendo dei farmaci che assumeva, gli allungavo la bevanda alcolica con l’acqua. Non avrei mai voluto che stesse male, mi preoccupavo per lui".
"Fragile come il cristallo, forte come il diamante": Andrea su Facebook si descriveva così. Un artista che ha frequentato lo Ied di Milano e che soprattutto su Instagram pubblicava diverse immagini in bianco e nero e i suoi lavori. Ma i vicini di Gabriella Cusaro non fanno che pensare alla zia uccisa. "Sono sconvolta, non riesco a parlare - dice tra i singhiozzi Daniela Panizza Lombardi, che vive accanto alla villa della farmacista –. Tutti conoscevano bene “la Gabriella“, così come conosco la madre del ragazzo che è stata anche la pediatra di mio figlio. Una famiglia veramente perbene, gentile, elegante ma soprattutto molto riservata. Nessuno aveva mai avuto nulla da dire su di loro. Non conoscevo Andrea che era il più piccolo, ma soltanto il fratello maggiore, che è veramente un bravo ragazzo. Non so cosa dire, mi manca la voce... Morire così poi...".
M.M.