MANUELA MARZIANI
Cronaca

L’azienda salda tutti gli arretrati: "La mobilitazione ha pagato"

Concluso lo sciopero alla Dupon dove si producono cialde per i gelati. Ai circa 40 dipendenti dell’azienda alimentare saranno pagati...

Quaranta lavoratori insieme al sindacato Sì Cobas avevano organizzato una giornata di presidio e di sciopero

Quaranta lavoratori insieme al sindacato Sì Cobas avevano organizzato una giornata di presidio e di sciopero

Concluso lo sciopero alla Dupon dove si producono cialde per i gelati. Ai circa 40 dipendenti dell’azienda alimentare saranno pagati i contributi, che da novembre non erano stati versati, e i ticket arretrati. Inoltre, a tutti sarà riconosciuto un livello superiore a quello che hanno attualmente e i due giorni di sciopero saranno pagati dalla società. I lavoratori, che avevano ricevuto lo stipendio di dicembre pagato in surroga dalla committente e non avevano certezze sulla prossima mensilità, chiedevano l’assunzione diretta da parte dell’azienda, per non rischiare più di trovarsi in bilico come già accaduto nel 2021. "Saranno stabilizzati gli addetti con in anzianità superiore a 2 anni - spiega Sonila Lulia, coordinatrice del Sì Cobas Pavia - e una dipendente che al momento aveva un contratto multiservizi con una società esterna". La protesta era scattata perché la srl, che aveva assunto i 40 lavoratori per farli lavorare alla Dupon, da qualche mese sembrava avere delle difficoltà e non dava chiarimenti.

Di conseguenza, il Sì Cobas ha organizzato dapprima uno sciopero bianco e poi un’astensione dal lavoro. La paura era quella di ricevere, come accaduto a dicembre, ancora con dieci giorni ritardo lo stipendio di gennaio, atteso il 20 febbraio. Ma lo spauracchio peggiore era il licenziamento. Già nel 2021, infatti, avevano rischiato di essere messi alla porta e avevano incrociato le braccia per dieci giorni prima di vedere arrivare una nuova azienda che li assumesse. Ora si temeva la stessa situazione, ma in questo caso non è stato necessario fermare tanto a lungo la produzione. "La lotta paga", commenta Lulia. M.M.