MANUELA MARZIANI
Cronaca

Le Scuderie del Castello rinascono: "Museo e monumento per i giovani"

Pavia, la chiusura obbligata a causa della pandemia è servita per un restyling completo inaugurato ieri

La nuova veste e gli strumenti di fruizione tecnologicamente all’avanguardia mirano a conquistare le nuove generazioni

La nuova veste e gli strumenti di fruizione tecnologicamente all’avanguardia mirano a conquistare le nuove generazioni

Hanno ospitato mostre di notevole richiamo, ma con la pandemia hanno dovuto chiudere. Le Scuderie del Castello ne hanno approfittato per rifarsi il look e ieri sono state inaugurate nella nuova veste che valorizza il monumento visconteo e offre strumenti di fruizione tecnologicamente avanzati, accattivanti anche per un pubblico giovane.

Gli spazi sotterranei che corrono lungo i lati del Castello furono utilizzati dal Settecento per circa due secoli come scuderie per le truppe stanziate nel monumento. Nell’aprile del 1945 furono adibite a carceri per ex fascisti e collaboratori del regime. Nel corso degli anni Novanta del Novecento, le Scuderie del lato Ovest sono state riqualificate come spazio per conferenze, attività didattiche ed esposizioni temporanee. La chiusura imposta dalla pandemia ha permesso un restyling complessivo.

"Il rinnovamento delle Scuderie – spiega l’assessore alle Politiche culturali Maria Cristina Barbieri – promosso e avviato dalla precedente Amministrazione, rappresenta un importante approdo anche per la Giunta Lissia, che si sta impegnando nella tutela e nella valorizzazione dei Musei civici e del Castello visconteo, esaltandone la vocazione museale e monumentale a favore soprattutto delle giovani generazioni e delle scuole, che fruiranno di uno straordinario ambiente per le attività didattico-laboratoriali".

In un progetto fondato sulla contaminazione tra antico e contemporaneo e la promozione di uno spirito di interattività e inclusione, la bellezza dell’architettura originaria dialoga con un allestimento ricco di stimoli, che abbraccia un ampio arco temporale: dalla protostoria con le antiche piroghe monossili finalmente riportate alla luce all’arte contemporanea, con la grande installazione di Alik Cavaliere dedicata all’Orlando Furioso. Completano l’allestimento un’aula didattica interattiva, grandi pannelli con riproduzioni di monofore, bifore e quadrifore su superfici specchianti, uno spazio con modellini del Castello e un video sulla sua storia realizzato da Karmachina.

Manuela Marziani