REDAZIONE PAVIA

L’ex dipendente: turni eterni e paga da fame

Turni massacranti e stipendi molto bassi. Chi lavorava all’interno della First Aid One Italia, la cooperativa sociale al centro dell’inchiesta della Guardia di finanza ha portato ai domiciliari il direttore generale di Asst, Michele Brait e il dirigente amministrativo Davide Rigozzi, oltre agli amministratori della cooperativa Antonio e Francesco Calderone, parla di condizioni difficili. "Si lavora dal lunedì al sabato con la reperibilità la domenica - dice un ex dipendente che vuole mantenere l’anonimato per paura di ritorsioni -. L’impegno che viene richiesto a un autista va dalle 12 alle 16 ore al giorno senza pause". Se normalmente un operatore del soccorso percepisce una paga oraria di 10 o 15 euro l’ora, per quelli della First Aid è molto più bassa.

"La paga è di 4,5 euro - aggiunge l’uomo - e, se si fanno degli straordinari, non vengono corrisposti. La possibilità di stare a casa in malattia non esiste e le ferie si fanno solo quando lo decide l’azienda". "E’ importante rispettare i minimi tabellari che caratterizzano il lecito costo del lavoro - commenta il Comitato territoriale Pavia-Lodi della Confcooperative Milano e dei Navigli -. I parametri inerenti alla relazione tra inquadramenti dei lavoratori e costi orari normativamente riconosciuti, nell’ambito del contratto nazionale di riferimento, sono frutto di contrattazione tra le parti sociali, datoriali e sindacali, avvallati dal ministero del lavoro. Questi parametri devono necessariamente essere il faro illuminante di ogni procedura di evidenza pubblica". Oltre alle questioni retributive, a Pavia c’erano anche disservizi che venivano comunicati al presidente Brait. "Se il territorio ha risposto alle tante necessità della popolazione lo si deve in molti casi allo spirito di sacrificio del personale medico e infermieristico, davvero straordinario - sottolinea Italia Viva -. Tuttavia anche il maggiore impegno non può essere sufficiente a sopperire alle necessità, non solo ospedaliere. Ci auguriamo che Brait, descritto come capace manager, abbia modo di chiarire le accuse che lo riguardano". Manuela Marziani