MANUELA MARZIANI
Cronaca

L’ex Snia da vendere Anche la quinta asta non trova compratori

Il prezzo per le rovine della fabbrica supera di poco i due milioni. Ma la bonifica di macerie e zolfo ne costerebbe almeno venti.

L’ex Snia da vendere Anche la quinta asta non trova compratori

di Manuela Marziani

Continua a non avere un nuovo proprietario l’ex Snia. Ieri l’area è andata all’asta per la quinta volta, partendo da un prezzo più basso: 2 milioni e 38mila euro. Ma, nonostante l’interesse manifestato da parte di alcuni immobiliaristi, l’area da 107.785 metri quadrati tra viale Montegrappa, via Dossi, via Montefiascone e via Maggi non ha trovato un compratore.

A disincentivare l’acquisto forse sono gli elevatissimi costi per la bonifica, stimati in circa 20 milioni, che dovrà essere effettuata prima di poter edificare su quei terreni e la procedura di pignoramento aperta in Tribunale nei confronti di Borgosnia, la società proprietaria per il 68% dell’area, che ha contratto due mutui ed è debitrice verso la Banca di Vicenza. Proprio per questo motivo dalla vendita si vorrebbe realizzare il più possibile, in modo da sistemare la condizione debitoria.

"Ampio complesso immobiliare costituito da due porzioni di un’area industriale dismessa", recita l’annuncio pubblicato per disposizione del Tribunale sul sito Immobiliare.it nel descrivere l’ex sede dello stabilimento della storica industria chimica pavese chiusa da decenni. Gli immobili sono costituiti da terreni e fabbricati industriali in massima parte demoliti, in particolare la prima porzione di area di maggiori dimensioni ha un’estensione di circa 105.700 metri quadri, la seconda porzione immobiliare di minori dimensioni ha una superficie di circa 2.085 metri quadri ed è costituita da porzioni viarie, da un’area di parcheggio pubblico e in parte occupata da alcuni impianti dell’acquedotto comunale". L’area dismessa, tra le più vaste della città, fino a 41 anni fa ospitava la fabbrica tessile che produceva sete artificiali.

Un’attività che ha inquinato i terreni dove nei decenni sono state sversate quantità di rifiuti chimici. Tra topi e immondizia negli scheletri degli edifici industriali agli inizi del nuovo millennio vivevano 115 rom, molti dei quali bambini, che sono stati poi allontanati. All’interno dell’area, però, continuano a entrare persone in cerca di un riparo. Di recente il cadavere di una donna è stato trovato nell’area e la macabra scoperta ha fatto scattare un sequestro che ha posto un ulteriore ostacolo alla vendita. Non solo, negli anni alcune di queste costruzioni sono state demolite e le macerie sono rimaste nell’area e devono essere smaltite. E sono da bonificare le vasche di zolfo. Un’operazione già completata sui terreni dell’ex Neca e che è pronta a partire all’ex Necchi.

L’ex fabbrica di viale Montegrappa invece rimane ferma. La prima asta è stata a novembre 2021, quando il prezzo di partenza era stato fissato sulla base di una perizia in 6.441.880 euro. Piano piano il prezzo è sceso e si continuerà finché non ci sarà un acquirente, creditori permettendo.