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Pavia, il Comune dovrà spendere oltre 8 milioni
È l’unico esempio rimasto della prima linea Torino-Trieste, che consentiva alla posta di atterrare sull’acqua. L’amministrazione intende salvare l’idroscalo e inserirlo nel progetto “Waterfront“, che mette a disposizione 17 milioni per tutta l’asta del fiume. Per farlo, si dovrà spostare una parte del campo nomadi, tra la ex piscina e palazzo Esposizioni. Il tema è stato affrontato martedì sera durante la commissioni I e II che si sono riunite per fare il punto sulla situazione. "Abbiamo avuto fretta - ha spiegato la vicesindaca Alice Moggi - perché bisognava modificare il modificare il piano e inviarlo in Regione per l’approvazione: i fondi sono stati assegnati nel 2022 e devono essere spesi altrimenti si perdono".
La struttura, attualmente di proprietà privata, è abbandonata da anni e fatiscente. Per acquistarla il Comune dovrà spendere 590mila euro e circa 7,5 milioni per la ristrutturazione. Poi pensare alla funzione. "Non potrà ospitare attività di tipo economico - ha chiarito Moggi - se non marginalmente". L’idea è realizzare un auditorium con un museo vista sul fiume, un bar e un piccolo shop. "La città sprofonda - ha detto Eugenia Marchetti, Lega -. Ci sono buche, sporcizia e si spendono 600mila euro per un edificio che cade a pezzi". "È un simbolo dell’architettura del Ventennio, va salvato", ha risposto Vincenzo Nicolaio, M5S. M.M.