Pavia, 26 settembre 2024 – Resta in carcere per il momento Liliana Barone, quarantacinquenne indagata per omicidio in relazione alla morte dello zio acquisito Carlo Giovanni Gatti, ottantanove anni, trovato morto la mattina di domenica 4 febbraio nella sua abitazione di Canavera, frazione di Colli Verdi.
Il tribunale
Il tribunale del Riesame di Milano, infatti, ha rigettato l’appello cautelare presentato dalla difesa della donna, rappresentata dall’avvocata Laura Sforzini, dopo che era stata impugnata l’ordinanza di luglio del Gip di Pavia che aveva rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare o l’adozione di una misura alternativa al carcere. Barone si trova in cella da febbraio. La difesa ora potrebbe valutare di presentare un ricorso alla Corte di Cassazione.
L’autopsia
A fine giugno era stato depositato l’esito dell’autopsia, che era stata invece svolta nei mesi precedenti, sul corpo di Gatti, esame da cui era emerso che la morte dell’anziano era stata causata da uno shock emorragico: una condizione derivata da una ferita lacero contusa al capo, ma riconducibile a pregresse patologie di cui l’uomo soffriva e per cui seguiva anche terapie farmacologiche.
La quarantacinquenne indagata abitava con Gatti, che era lo zio del suo ex marito, nella casa di Canavera, località di cui era originaria la famiglia dell’anziano. Pensionato, Gatti era tornato a vivere sulle colline dell’Oltrepò Pavese, dopo aver abitato a lungo tempo a Milano.
La versione
Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dall’indagata agli inquirenti, la sera prima del ritrovamento la donna era salita al piano di sopra della loro abitazione per andare a dormire nella sua stanza, mentre l’anziano si era ritirato in camera sua al piano terra.
La mattina dopo, sempre secondo la versione dei fatti fornita dall’indagata, la donna scendendo e non trovandolo era andata a cercarlo e l’aveva trovato senza vita. Era quindi scattato l’allarme, in seguito Barone era stata posta in stato di reclusione. A inizio settembre il più recente step giudiziario, con la presentazione dell’appello al tribunale del Riesame, che ora è stato rigettato.