L’inchiesta Clean II. Il maggiore Pappalardo faccia a faccia col gip

Oggi l’interrogatorio dell’ufficiale in congedo

L’inchiesta Clean II. Il maggiore Pappalardo faccia a faccia col gip

Maurizio Pappalardo 61 anni ufficiale dei carabinieri in pensione è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta Clean II

Sarà interrogato oggi Maurizio Pappalardo, ufficiale dei carabinieri in pensione, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Clean II. Il maggiore, 61 anni, assistito dagli avvocati Maria Teresa Zampogna e Franz Sarno, potrebbe spiegare come si sono svolti i fatti per i quali è accusato. Corruzione, stalking e abuso della professione farmacistica le accuse mosse al militare in quiescienza da un anno. Secondo i magistrati, sarebbe stato Pappalardo, ora ai domiciliari, il fulcro di quello che ritengono un sistema consolidato. L’inchiesta, nata da una costola di Clean I che l’anno scorso decapitò i vertici di Asm Pavia e iscritto nel registro degli indagati 15 persone, ha come denominatori comuni Pappalardo e Antonio Scoppetta, maresciallo della forestale che lavorava con l’ufficiale.

"Ti volevo avvisare che oggi o domani escono a controllare" faceva sapere Scoppetta a una persona indagata, perché avvisasse il responsabile di un cantiere. Diversi i favori che, stando alle accuse, Pappalardo avrebbe chiesto per Scoppetta. E, una volta andato in pensione, proprio l’ufficiale avrebbe dovuto diventare il super esperto nella difesa di Asm Pavia.

L’idea era nata dopo la truffa informatica subita da via Donegani costata 100mila euro. Per evitare che potesse ripetersi, il militare a riposo aveva costituito una società con capitale sociale di 1000 euro e ricevuto dall’allora direttore generale Giuseppe Maria Chirico una consulenza. Avrebbe percepito 108mila euro per tre anni, ma poi ha rinunciato all’incarico. E il mondo della politica si interroga: "Corruzione e favoritismi danneggiano lo sviluppo di una comunità" per il direttivo di Azione.