Due mesi dopo l’arresto sono stati revocati i domiciliari al commercialista bolzanino Heinz Peter Hager e all’imprenditore trentino Paolo Signoretti (nella foto), noti a Pavia per aver acquistato l’ex Necchi, l’ex scalo ferroviario e l’ex Santa Margherita dove sono in corso i lavori di trasformazione. Insieme a loro altri quattro indagati nella maxi inchiesta condotta dalla Dda di Trento su presunti affari tra politica e pubblica amministrazione per il condizionamento di importanti appalti in Trentino. Su richiesta della Procura, il gip di Trento ha tramutato i domiciliari in obbligo di dimora. La decisione è stata presa perché le indagini, molto complesse, potrebbero allungarsi. Il provvedimento è stato firmato a favore del commercialista Hager, considerato il braccio destro del magnate austriaco Renè Benko (recentemente arrestato in Austria a seguito di varie vicende legate al fallimento dell’azienda Signa da lui fondata), dell’imprenditore Signoretti, degli architetti di Bolzano, Fabio Rossa e Andrea Saccani, dell’ex senatore e sindaco di Dro, Vittorio Fravezzi, e della funzionaria di Bolzano, Daniela Eisenstecken. Pochi giorni dopo l’arresto i domiciliari erano stati revocati alla sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi. M.M.
CronacaL’inchiesta sugli appalti. Revocati i domiciliari a Signoretti e Hager