Chi ha qualche anno si ricorda quei camici bianchi che giravano a scuola. I bambini di oggi ricominceranno a vedere un infermiere scolastico. Sull’esempio di quanto sperimentato da San Martino Siccomario, dalla prossima settimana l’istituto comprensivo Angelini avrà un infermiere scolastico. "L’idea è semplice – ha spiegato Ruggero Rizzini, infermiere da 30 anni e presidente dell’associazione Ains, nata da un gruppo di infermieri –: basta avere un piccolo ambulatorio per intervenire in caso di necessità e quindi se avviene un piccolo infortunio o qualcuno non sta bene e poi entrare nelle classi per parlare di prevenzione". I primi a sperimentare il servizio a Pavia, facendo da apripista, saranno i 1300 allievi dell’istituto comprensivo Angelini, ma poi l’assessore alle politiche educative Giampaolo Anfosso intende estendere il progetto a tutti i 5000 alunni della città. "Anche scuole superiori mi hanno chiesto di poter avere l’infermiere scolastico – ha detto l’assessore – ma al momento ho messo in bilancio i soldi per gli istituti comprensivi. Per le superiori si può coivolgere la Provincia".
A San Martino gli infermieri si sono occupati di piccoli traumi in palestra, ma sono andati oltre: sono state più di 300 le prestazioni erogate e in qualche caso gli studenti hanno bussato alla porta dell’ambulatorio per chiedere una consulenza. Ci sonopoi i corsi legati alla prevenzione che l’istituto comprensivo diretto da Marina Ascari già effettua, dal primo soccorso all’educazione alimentare. "Il benessere a scuola è da promuovere – ha ricordato la dirigente – per gli studenti come per tutto il personale". Un giorno alla settimana per due ore gli infermieri saranno nelle scuole coprendo a turno i plessi. "In caso di necessità, ci sposteremo".
Manuela Marziani