STEFANO ZANETTE
Cronaca

Po e Ticino, la piena è “controllata”: danni solo nei campi

Salvi i centri abitati. Chiuso per precauzione il ponte di barche a Bereguardo

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Sale il livello del Ticino: chiuso il ponte di barche a Bereguardo

Pavia, 21 ottobre 2024 – Le abbondanti precipitazioni di questi giorni hanno fatto crescere il Po di cinque metri in due giorni. Ancora ieri per la provincia di Pavia era rimasta l’allerta gialla della Protezione civile, primo livello di attenzione per rischio idrogeologico.

Le abbondanti precipitazioni cadute negli ultimi giorni, come da previsioni, si sono attenuate nella notte e sono poi cessate in mattinata, mentre i livelli del Ticino e del Po sono cresciuti, rispettivamente, fino alla serata e al pomeriggio di sabato, per poi scendere senza aver fatto gravi danni.

Una "piena ordinaria”, che ha fatto finire sott’acqua aree golenali e provocato danni nei campi, specie nelle risaie con la raccolta tardiva non ancora terminata, senza però mettere a rischio di esondazione centri abitati e le principali infrastrutture. Unica eccezione il ponte di barche di Bereguardo, definito dalla Provincia "una struttura delicata e vulnerabile in situazioni di innalzamento del livello delle acque”, che per tale motivo è stato chiuso al transito dalle 11 di sabato e fino alle 12 di oggi, ma solamente “a scopo preventivo”, come spiegato nella nota della Provincia che ha emesso l’ordinanza in base all’allerta di Protezione civile.

Lo stesso Ticino, più a valle di Bereguardo, a Pavia, ha raggiunto il picco di piena (in base ai dati dell’idrometro Arpa al ponte della Libertà) alle 19.30 di sabato, a quota 159 centimetri sopra lo zero idrometrico, restando molto al di sotto dei 2,2 metri dell’allerta moderata (arancione) e, alle 11.30 di ieri, scendendo sotto i 60 centimetri sopra lo zero idrometrico che fanno scattare il livello di criticità ordinario (giallo).

In Borgo Ticino sono peraltro entrate in funzione, per la prima volta, le nuove idrovore sul Gravellone, con un po’ di stupore per i residenti, paradossalmente allarmati più dalle acque sversate nei campi dietro alle loro case che dal livello del fiume.

Un altro osservato speciale è stato il Po, che all’idrometro Aipo della Becca ha fatto registrare una crescita record di oltre 5 metri in due giorni, fermandosi comunque al picco, alle 17 di sabato, a 3 metri e 89 centimetri sopra lo zero idrometrico, già sopra i 3,5 metri del primo livello di attenzione (giallo), ma senza arrivare ai 4,5 metri del preallarme (arancione).

Già all’una di notte il livello era sceso sotto i 3,5 metri e il calo è proseguito con continuità per tutta la giornata di ieri.