Lunedì in Tribunale si terrà la seconda udienza dell’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta sul caso di Massimo Adriatici, l’ex assessore comunale alla Sicurezza che il 20 luglio in piazza Meardi ha ucciso il 38enne Youns El Boussettaoui con un colpo di pistola. Adriatici è indagato in stato di libertà per eccesso colposo di legittima difesa: era agli arresti domiciliari, ma con lo scadere dei termini previsti dalla legge per la custodia cautelare è tornato in libertà e ha ripreso a esercitare la professione di avvocato.
L’inchiesta è ancora nelle fasi delle indagini preliminari. L’incidente probatorio era stato organizzato per assumere come prove le testimonianze di tre persone che hanno assistito all’uccisione di El Boussettaoui. Due uomini sono già stati sentiti nella scorsa udienza, hanno riferito la dinamica dell’episodio raccontando che la parte offesa e l’indagato si sono trovati quasi uno sopra l’altro, coi busti quasi paralleli, quando è stato sparato il colpo di pistola calibro 22, in quanto Adriatici era caduto dopo un colpo a mani nude ricevuto al viso, sferrato dal 38enne. Ora dovrà essere sentita invece una donna, cittadina romena, che alla scorsa udienza non ha potuto essere presente perché si trovava in Romania.
Secondo indiscrezioni, lunedì potrebbe partecipare di persona all’udienza, in alternativa la testimonianza sarà raccolta tramite collegamento da remoto. Intanto in città a Voghera si continua a parlare della vicenda, lunedì in Consiglio comunale è stata respinta la mozione con cui l’opposizione chiedeva che il Comune si costituisse parte civile all’eventuale processo.
Nicoletta Pisanu