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Maiali abbattuti a Zinasco: esposto alla Procura e all'Ordine dei veterinari

Associazione Aidaa presenta esposto alla Procura della Repubblica per accertare responsabilità su uccisione di 10 maiali e trattamento degli attivisti a Zinasco. Onorevole Costa presenta interrogazione ai ministri della salute e dell'interno. Avv. Bernardi: "Atto ignobile".

Maiali abbattuti, esposto alla Procura e all’Ordine dei veterinari

Un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere che vengano accertati i fatti e le responsabilità per quanto accaduto mercoledì scorso all’interno del rifugio Cuori liberi di Sairano, una frazione di Zinasco.

Intende presentarlo l’Associazione italiana difesa animali e ambiente: "Le cariche della polizia, gli animalisti portati via a braccio, spintonati a terra, una ragazza costretta a stare a testa in giù con violenza – riferisce una nota di Aidaa – ma sopratutto i maiali ammazzati nonostante fossero sani e non sia stato fatto il test sulla peste suina non possono restare senza conseguenze". All’ordine dei medici veterinari l’associazione presenterà un esposto per "chiedere di verificare il comportamento dei veterinari che hanno abbattutto i suini senza prospettare diverse soluzioni e sui loro atteggiamenti successivi". Sui social nei giorni scorsi gli attivisti hanno pubblicato i nomi e le fotografie dei veterinari di Ats intervenuti, scatenando una campagna d’odio che potrebbe sfociare in un’accusa di istigazione a delinquere e diffamazione.

Intanto il vicepresidente della Camera Sergio Costa ha presentato un’interrogazione ai ministri della salute e dell’interno, firmata anche dall’onorevole Valentina Barzotti. "Sono stati uccisi dieci maiali non destinati a uso alimentare, vogliamo che sia fatta chiarezza – sostiene Costa –. I video sono espliciti e si vedono manganelli su manifestanti inermi, a volte seduti per terra. Donne e uomini che volevano solo difendere la vita di questi dieci suini. Non possiamo tollerare che simili manifestazioni di violenza avvengano nel silenzio generale. Serve una legge per tutelare i santuari degli animali e presenteremo una proposta di legge su questo".

"I ristori non sono ancora arrivati agli allevatori e non c’è uno straccio di strategia se non quello di mandare l’esercito ad abbattere animali – sottolinea Barzotti –. L’unica risposta del governo è stata la repressione".

Anche l’avvocato Giada Bernardi, che ha presentato un’istanza d’accesso agli atti, ha fatto sapere che la vicenda non è chiusa: "L’uccisione dei maiali è stato un atto ignobile e come sono stati trattati gli attivisti è stata l’ennesima coltellata al cuore".

Manuela Marziani