MANUELA MARZIANI
Cronaca

Zinasco, maiali abbattuti al rifugio Cuori Liberi: “Ats da condannare”

Cinque associazioni animaliste ricorrono al Tar perché il procedimento venga discusso nel merito

Gli attivisti di Progetto Cuori Liberi con Lav Lndc Animal Protection e Vita da cani

Zinasco, 25 gennaio 2024 – Nessun verbale per le uccisioni nel rifugio Cuori Liberi di Sairano, il 20 settembre 2023. L’anomalia è emersa nel corso del procedimento avviato dalle associazioni Progetto Cuori Liberi, Lav, Lndc Animal Protection e Vita da Cani, con la Rete dei Santuari di animali liberi, per chiedere al Tar di condannare il comportamento di Ats, che ha agito abbattendo i maiali del santuario senza aspettare che il Tribunale si pronunciasse.

“Nel corso del procedimento – hanno fatto sapere i legali delle associazioni Michele Pezone e Herbert Simone – abbiamo richiesto all’Ats tutta la documentazione relativa a quanto accaduto alla frazione di Zinasco, ma non ci è stato fornito il verbale relativo alle attività svolte il giorno di esecuzione della condanna a morte. Dopo il nostro ricorso, l’Ats ha dichiarato che non esiste perché non sarebbe stato necessario redigerlo. Siamo convinti che si tratti di un comportamento totalmente illegittimo, dato che tutte le operazioni esecutive svolte da pubblici funzionari devono essere descritte e verbalizzate. Per questo chiediamo che il Tar sanzioni la condotta dell’Ats, condannandola a sostenere le spese processuali sostenute per la richiesta di tale documento". Dal momento in cui è stata ordinata l’uccisione di dieci maiali da compagnia ospiti del santuario, gli animalisti hanno presidiato il rifugio ma il 20 settembre sono stati sgomberati e gli animali uccisi per evitare che diventassero veicolo di contagio della peste suina africana.

Per non dimenticare quanto successo, oltre 10mila persone sono scese in piazza a Milano e 7mila a Roma, ed è partita una mail bombing per chiedere al ministero della Sanità che quanto accaduto a Sairano non si ripeta. Intanto al Tar si dovrà discutere nel merito l’ordinanza con cui è stata disposta l’uccisione dei suini.

"Siamo ancora in attesa che venga fissata l’udienza – dichiarano Progetto Cuori Liberi, Lav, Lndc Animal Protection e Vita da cani – Nel frattempo questa udienza rappresenta un primo passo per dimostrare la scarsa trasparenza dell’Ats nello svolgimento delle operazioni e l’illegittimità di tutta questa vicenda, a partire dalla decisione di uccidere Crosta, Freedom, Pumba, Crusca, Dorothy, Bartolomeo, Ursula, Carolina, Mercoledì e Spino. La nostra battaglia per avere giustizia non è ancora finita. Non riporterà loro in vita, ma speriamo di creare un importante precedente di tutela degli animali".