UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Malamovida in centro storico. Notti insonni dei residenti: "Non si vive più, ce ne andiamo"

Vigevano, risse soprattutto nel fine settimana e l’ombra dello spaccio. In passato controlli mirati avevano riportato la quiete. Si è daccapo.

In estate era stato sperimentato anche un servizio di steward per evitare che le notti diventassero troppo “calde”

In estate era stato sperimentato anche un servizio di steward per evitare che le notti diventassero troppo “calde”

Lo hanno segnalato a ripetizione, chiedendo una maggiore presenza delle forze dell’ordine senza tuttavia avere un riscontro all’altezza delle aspettative. La "malamovida" continua a imperversare nel centro storico della città tanto che, come estrema soluzione, c’è addirittura chi, tra i residenti, sta valutando la possibilità di trasferirsi. Una delle zone che presentano le maggiori criticità è quella di via Roncalli, laterale di via del Popolo, un tempo la via più “in” della città, ora con molte saracinesche abbassate, dove però sono situati alcuni locali molto frequentati. E se d’estate la situazione è davvero problematica non è che d’inverno le cose vadano molto meglio. "Ci sono stati nuovi episodi a cavallo dello scorso fine settimana – raccontano alcuni dei residenti – in particolare una rissa, avvenuta intorno alle 4 del mattino, che ha coinvolto una decina di ragazzi, probabilmente stranieri. È stato uno scontro particolarmente violento. E non è la prima volta. Anzi troppo spesso, soprattutto tra venerdì e sabato. Quando si verificano queste situazioni è chiaro che non si riesce a riposare e la qualità della vita inevitabilmente ne risente".

Una situazione così esasperante che qualcuno sta pensando seriamente di andare a vivere altrove. "Io ho comprato una casa altrove – spiega uno di essi – e molto presto lascerò il centro sperando di trovare un ambiente migliore". Non meglio va a chi abita in vicolo Deomini, due passi da piazza Ducale, diventato per mesi una sorta di "latrina a cielo aperto" per ragazzi ma anche ragazze che si buttano nella "movida" cittadina. E se questo fenomeno è più rilevante nei mesi estivi, quello dello spaccio non conosce stagione. In passato le forze dell’ordine avevano pianificato controlli a tappeto e la situazione era un po’ migliorata ma in seguito è tornata la stessa.

U.Z.