STEFANO ZANETTE
Cronaca

Bimbo morto cadendo dal balcone, lo strazio di mamma e papà di Munib: c’è una rete di protezione, forse è salito sul triciclo e si è sporto

Pavia: entrambi 23enni del Sudan, la madre era in casa, lo aveva messo a letto e perso di vista solo pochi istanti per andare ad aprire la porta a un'amica, mentre il padre era al lavoro in un'autofficina in città

Pavia, 29 giugno 2024 - Una giovanissima coppia distrutta dal dolore. Sono entrambi 23enni, originari del Sudan, e vivono da tre anni a Pavia la madre, Raiga Abaker Mohamed, e il padre, Haider Mohamed Omar, del piccolo Munib, nato il 2 gennaio 2023 a Pavia, nello stesso Policlinico San Matteo dove la scorsa notte ne è stato constatato il decesso.

"E' successo tutto in un attimo - racconta la donna trattenendo a stento le lacrime - gli avevo fatto il bagnetto e lo avevo messo a letto. Stava dormendo quando è suonato il campanello e sono andata alla porta ad aprire a una mia amica che era venuta a trovarci. Tornata subito in camera, non era più a letto, non c'era più". Notando la porta del balcone aperta, è stata l'amica ad andare a cercarlo all'esterno e guardando giù ha visto il piccolo precipitato al suolo.

"Avevo messo anche la rete di protezione alla ringhiera del balcone - ricorda il padre - ma perché prima cadevano sempre i giocattoli attraverso le sbarre. Non avrei mai immaginato che potesse succedere qualcosa di simile".

"Deve essere salito sul triciclo - aggiunge la madre - e da lì, forse aggrappandosi al cassone esterno del condizionatore, è arrivato fino a sporgersi dalla ringhiera e a cadere dal balcone. Ma nessuno lo ha visto, è successo tutto in un attimo".

Una tragica fatalità, anche per la polizia, che eseguiti i rilievi sul posto e acquisite le testimonianze non avrebbe riscontrato responsabilità a carico della madre, che non risulta indagata. "Io non ero in casa - riferisce il padre - ero al lavoro, ma quando mi hanno telefonato sono arrivato in meno di dieci minuti". Lavora come meccanico in un'autofficina a Pavia, mentre la moglie è casalinga e si occupava lei dell'unico loro figlioletto. La tragedia ha sconvolto non solo la famiglia ma tutta la comunità sudanese, non solo a Pavia. "Ieri sera qui sotto c'erano 60 macchine - dice ancora il padre - sono venuti anche da altre città d'Italia appena hanno saputo di quello che ci era successo. Siamo una comunità molto unita, frequentiamo la moschea, stanno venendo in tanti per starci vicino in questo momento".