STEFANO ZANETTE
Cronaca

Mede, Teresio Barisio muore a 82 anni tre mesi dopo essere caduto da una scala

Dopo quasi tre mesi dall'incidente, il tragico epilogo nel reparto di Rianimazione del San Matteo di Pavia, dove era stato ricoverato e non si è più ripreso

L'intervento dei soccorsi saniatari a Mede

L'intervento dei soccorsi saniatari a Mede

Mede (Pavia), 23 aprile 2025 – È rimasto quasi tre mesi in Rianimazione, ma non ce l'ha fatta. È morto al Policlinico San Matteo di Pavia l'82enne di Mede, Teresio Barisio, che era stato trovato privo di sensi, lo scorso 28 gennaio, dopo essere caduto da una scala esterna, nel cortile di capannoni dismessi, dove andava ogni giorno a dare da mangiare a una colonia di gatti.

Erano circa le 13 quando erano arrivati sul posto i soccorsi sanitari di Areu, con ambulanza e auto medica con rianimatore a bordo, chiamati dalla figlia dell'anziano, che era andata a cercarlo non vedendolo rientrare per pranzo al consueto orario. E lo aveva trovato a terra, privo di conoscenza, per le conseguenze della caduta dalla scala, all'esterno di vecchi magazzini di granaglie dismessi da anni, in via Rosa Rognoni a Mede, dietro la chiesa degli Angeli che ha la facciata in piazza Guglielmo Marconi.

L'82enne aveva riportato un grave trauma cranico, con anche ferite al volto, e un ulteriore trauma al torace, per una caduta alla quale però nessuno aveva assistito, essendo successo quando era da solo. E non si sa neppure il motivo per cui era salito su quella scala, dalla quale è precipitato con conseguenze che a distanza di mesi si sono rivelate letali.

Trasportato in codice rosso al Policlinico San Matteo, era stato infatti ricoverato in Rianimazione, dove però non si è più ripreso e il sottile filo di speranza che lo ha tenuto in vita per quasi tre mesi si è definitivamente spezzato con il decesso nello stesso ospedale. Una tragica fatalità, la cui dinamica era stata ricostruita dai carabinieri della locale Stazione, della Compagnia di Voghera, che avevano raccolto la testimonianza della figlia della vittima. E dall'ospedale era poi arrivato il riscontro delle ferite ritenute conseguenze compatibili con la caduta dalla scala, per un evento quindi classificato di natura accidentale, senza elementi che potessero far ipotizzare responsabilità di altre persone.