MANUELA MARZIANI
Cronaca

Medici di base, boccata d’ossigeno. In arrivo diciannove camici bianchi

La Regione li ha assegnati agli ambiti carenti, soprattutto nei piccoli centri pavesi di collina o montagna

L’Azienda sanitaria di Pavia riesce a garantire un ingresso costante di dottori sul territorio per una presenza continuativa

L’Azienda sanitaria di Pavia riesce a garantire un ingresso costante di dottori sul territorio per una presenza continuativa

Un’altra boccata d’ossigeno nel settore dell’assistenza di base. Il 30 luglio sono stati convocati da Asst Pavia i medici che hanno fatto domanda per l’assegnazione degli ambiti territoriali di assistenza primaria a ciclo di scelta banditi dalla Regione. Sono stati convocati i medici inseriti nelle graduatorie di altre regioni, i medici in possesso del titolo di Formazione specifica e i medici iscritti al corso di Formazione specifica in Medicina generale, con priorità in graduatoria in base all’annualità di frequenza al corso.

Sono stati assegnati 19 ambiti carenti, tra i quali anche Tromello e Brallo di Pregola, che necessitavano di un nuovo medico di medicina generale. Tre camici banchi opereranno a Vigevano, uno a Brallo di Pregola, uno a Pavia, 2 a Voghera, 3 a Bereguardo, 2 a San Martino, uno a Ferrera Erbognone come a Rivanazzano, Borgarello, Santa Maria della Versa, Cava Manara, Siziano e Tromello. Non in tutti i casi la nomina di questi medici copre le carenze all’interno dell’ambito. In alcune situazioni, pur essendoci ancora posti scoperti, viene comunque assicurata la riapertura di un ambulatorio che si trova in uno dei centri principali della zona. Inoltre, se ci sono più medici in un ambito, un singolo professionista non ha troppi pazienti dei quali occuparsi e che fatica a seguire.

"Nonostante la grave carenza di medici su tutto il territorio nazionale – riferisce una nota arrivata da viale Indipendenza – l’Asst di Pavia grazie al lavoro costante di monitoraggio dei bisogni del territorio e grazie alla presenza della sede del polo formativo di Polis Lombardia che forma nuovi medici di medicina generale, riesce a garantire un ingresso costante di nuovi medici sul territorio che permetteranno una presenza continuativa nel tempo a fronte di una crescente necessità di presa in carico dei bisogni della popolazione, sempre più anziana e fragile".

Sono soprattutto i piccoli centri e ancora di più quelli che si trovano in collina o in montagna ad avere la necessità di medici di base, perché hanno difficoltà a raggiungere il paese vicino e ancora di più i centri ospedalieri. Per aiutare le persone che vivono da sole poi Asst ha deciso di avviare progetti di prevenzione in Valle Staffora per intervenire tempestivamente nel caso qualcuno venisse colpito da un ictus.