
David Elia cotitolare della libreria Vittoria in piazza della Vittoria tra i primi a tornare ad esporre
È stata necessaria una nuova delibera per mettere ordine nel ginepraio dell’"esposizione di merci all’esterno delle attività di commercio in sede fissa". È stata pubblicata ieri e ora si attende il regolamento perché gli uffici tornino a rilasciare autorizzazioni, ma fin da ora c’è chi è corso a pagare quanto doveva per l’imposta, in modo da continuare ad esporre la propria merce. Lo ha fatto David Elia della Libreria Vittoria dell’omonima piazza. "Come è arrivata la delibera – ha detto – sono corso a pagare il plateatico in modo da essere in regola". Alcuni commercianti, infatti, da anni erano soliti esporre fuori dai loro esercizi, fiori, frutta, verdura o libri. All’inizio dell’anno, senza troppi patemi, come se fosse un adempimento burocratico scontato, sono state nuovamente richieste agli uffici comunali le autorizzazioni. A sorpresa, però, il placet non è arrivato. Qualcuno ha pensato bene di andare avanti come aveva sempre fatto, una fiorista che ha una vetrina interna, invece ha esposto un bel cartello con il quale invitava la propria clientela a entrare perché fuori non poteva più esporre nulla. Il caso è stato portato in Consiglio comunale dal capogruppo di Fratelli d’Italia Nicola Niutta che alcune settimane fa aveva presentato un’istant question: "Il Suap ha comunicato ad alcuni commercianti che non possono più esporre la propria merce al di fuori dei negozi. Sono cambiati i regolamenti? Come mai ad alcuni commercianti è consentito esporre la merce e ad altri a breve distanza, no? Si fanno distinzioni?". Il consigliere ha anche effettuato un accesso agli atti e gli è stato risposto che nulla è cambiato rispetto ai regolamenti precedenti. Eppure ci sono state delle risposte fornite all’utenza che hanno complicato la vita di alcuni commercianti che hanno perso incassi.
In Consiglio, il vicesindaco Alice Moggi, con un certo imbarazzo si è scusata con i commercianti che non avevano ricevuto le informazioni adeguate. "L’autorizzazione non è stata negata – ha detto –, non è stata concessa a mesi di distanza. Il regolamento non è cambiato, non ho capito neppure io perché l’autorizzazione l’anno scorso sia stata rilasciata e questa volta no". Anche Ascom ha chiesto un chiarimento all’amministrazione comunale. "L’esposizione delle merci all’esterno delle unità immobiliari adibite al commercio di vicinato – si legge nel testo –, è ammessa in caso di "fiori e piante", "libri e stampe", "prodotti ortofrutticoli", "veicoli", in via temporanea per la durata massima di 365 giorni all’anno, previa acquisizione della necessaria autorizzazione per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche".