Miradolo Terme (Pavia) - Sta meglio, almeno fisicamente, la donna 35enne accoltellata alla gola dalla figlia 14enne. Resta ricoverata all’ospedale di Lodi, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico per suturare al meglio la ferita, di 3 centimetri di profondità, anche per scongiurare che ci potessero essere lesioni interne non visibili con solo una sutura superficiale. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi, anche se la paziente non è valutata in pericolo di vita. Già ieri mattina è stata ascoltata dai carabinieri, della Compagnia di Stradella, per ricostruire i drammatici attimi dell’accoltellamento nell’abitazione di Miradolo Terme. In particolare, per confermare l’ipotesi di reato di tentato omicidio, oppure per derubricare il reato a lesioni personali pur gravi, sarà importante anche la ricostruzione della dinamica del fendente col quale è stata colpita, in un punto certo pericoloso come la gola.
Quello che ha raccontato la madre ai carabinieri è stato riferito e deve essere vagliato dal magistrato della Procura minorile che sta procedendo nella delicata inchiesta, nel massimo riserbo dovuto anche a tutela della minore indagata. La ragazzina, associata al carcere minorile Beccaria di Milano dopo essere stata posta in stato di fermo, era stata rintracciata dai carabinieri mentre vagava a piedi in via Granona, in stato di agitazione. Le ricerche dell’Arma sono state immediate, anche perché si temeva che la 14enne potesse commettere qualche gesto grave anche contro se stessa. L’allarme lo aveva tempestivamente lanciato il compagno della madre, che era in casa ma stava dormendo ed è stato svegliato dalle urla della donna, raggiungendola solo quando la 14enne si era già allontanata. In casa c’erano anche le due sorelle, una di 4 e l’altra di 16 anni, minacciate dalla 14enne che le aveva chiuse in bagno prima di colpire la madre con un coltello da cucina. Le indagini in corso devono ancora chiarire il movente.
La 14enne può aver subìto negli anni la carenza di una figura paterna, che può averla spinta a ‘incolpare’ la madre. Il padre (sia della 14enne che della 16enne) è di nazionalità albanese e ora vive in Germania, dopo una separazione burrascosa. La madre, di origine romena, si era poi risposata con un altro uomo, italiano, padre dell’ultima figlia. E pare che anche le altre due figlie della donna si fossero molto legate a lui. Forse la 14enne non ha accettato l’allontanamento dell’uomo che pur non era il suo vero padre e pare che ancor meno avesse accettato il nuovo compagno della madre. Ma non c’era stato nessun segnale che potesse far presagire un gesto così grave contro la madre.